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| << | < | > | >> |Indicep. V Introduzione di Italo Calvino XXV Nota XXVIII Nota bio-bibliografica Segni, cifre e lettere Linguaggi 5 Scritto nel 1937 16 Scritto nel 1955 37 Errata corrige 40 Curiosa evoluzione del francese moderno Letteratura potenziale 45 Tecnica del romanzo 50 100 000 000 000 000 di poesie. Istruzioni per l'uso 52 Un racconto a modo vostro 56 L'Opificio di letteratura potenziale Omaggi e scoperte 77 Bouvard e Pécuchet 96 Petronio 100 Alcuni maestri del Novecento 111 Poe e l'«analisi» 123 Alfred Jarry 126 Jacques Prévert, il buon genio 136 Presentazione di Vian 137 Fantomas 139 Defontenay 146 Charles Fourier (I nemici della luna) 150 Grainville e L'ultimo uomo 156 Virgilio da Tolosa 159 Di alcuni linguaggi animali immaginari e in particolare del linguaggio canino in Silvia e Bruno Grafie 167 Pittogrammi (1928) 176 Delirio tipografico 182 What a Life! 193 Miró ovvero il poeta preistorico Polemiche d'anteguerra 203 Che cos'è l'arte? 209 Ricchezza e limite 215 Lirismo e poesia 222 Il piú e il meno 228 James Joyce, autore classico 232 Strani gusti 236 Il mito e l'impostura 240 Genii incompresi Letture per un fronte 249 Il filosofo inorridito 251 James Hadley Chase 252 La poesia 253 Distruzione e poesia 254 La crudeltà 256 Scrittori popolari 257 Contro l'humour noir 260 La storia nel romanzo 261 Giustizia o carità 263 Il romanzo poliziesco 265 Profezie Scienze umane e non. Enciclopedismi 271 La trazione animale 275 L'uomo e le piante coltivate 277 La vita delle cavallette 280 Gioventú, neotenia e zazous 289 Precedenti per un'enciclopedia 296 Come si diventa enciclopedista 298 Scienza e letteratura Matematiche 307 La matematica nella classificazione delle scienze 314 La dialettica della matematica in Engels 318 Dialettica hegeliana e serie di Fourier 332 Sulla cinematica dei giochi 335 Un Hugo geometra 339 Congetture false nella teoria dei numeri 344 Bourbaki e la matematica di domani Appendice 365 Primi confronti con Hegel |
| << | < | > | >> |Pagina 134Jacques Prevert, il buon genio (1951)[...] Il sole, i ragazzi, le donne (preferibilmente giovani), la gente semplice e naturale, gli animali (più quelli selvatici che quelli domestici): ecco gli eroi delle poesie di Prevert e la sua commedia si completa con i loro avversari: i preti, i generali, gli intellettuali, gli aguzzini, tutti gli oppressori. Ma a questi ultimi basta dire "no", ed ecco "Paroles". Agli altri, Prevert indica i loro diritti, ed ecco "histoires". Ma non che gli uni siano i "Buoni" e gli altri i "Cattivi". Ci sono soltanto persone che si sbagliano. | << | < | > | >> |Pagina 283Gioventù, neotenia, "zazous" (1950)[...] Se l'uomo non assomiglia molto alla scimmia (e ancor meno al tarsio), il feto della scimmia assomiglia invece terribilmente all'uomo. Questa è addirittura una banalità dell'anatomia comparata. La quasi identità del rapporto tra volume del cervello e resto della testa, il mancato sviluppo delle arcate sopraccigliari, l'assenza di peli, la bianchezza della pelle, tutto sembra dimostrare che l'homo sapiens è una scimmia allo stato fetale che è giunta a riprodursi. La cosa interessante in tutto ciò è la constatazione che la scimmia conosce solo l'uso del bastone e delle bombette puzzolenti, mentra la sua larva ha fatto nascere nel regno delle macchine l'Eniac e l'Ibm II. È difficile pensare che l'unico motore dell'evoluzione delle specie animali, per quanto misteriosa essa rimanga ancora, sia la neotenia. Eppure sembra che l'uomo tema di vedersi rimpiazzare dalle sue forme giovanili, che abbia paura di una nuova fase neotenica, che desideri che l'uomo giovane s'imponga e si riproduca soltanto quando lui sarà diventato vecchio. | << | < | > | >> |Pagina 311La matematica nella classificazione delle scienze (1944)Nei suoi rapporti con la matematica, ogni scienza passa attraverso le quattro fasi seguenti (quattro fino ad oggi, domani forse cinque): "empirica" quando si contano i fatti, "sperimentale" quando si misurano, "analitica" quando si calcolano, "assiomatica" infine quando si deducono (da premesse che appartengono in questo caso a una metascienza o a una logistica). Nel primo periodo, la matematica ha un ruolo modesto, tutt'al più interviene l'aritmetica. In fisica si enumerano i fluidi, in chimica gli elementi, in biologia le scpecie, in psicologia le facoltà dell'anima. Poi interviene la matematica come geometria e algebra. Si passa dalle Enumerazioni alle Formule. Nascono allora la meccanica e l'astronomia; in fisica si trova la legge di Mariotte, in chimica si pesa e si Lavoisier, in biologia si ha Malthus, in psicologia si ha Fechner. Soltanto la fisica nel suo insieme è giunta alla terza fase: avendo finalmente scoperto con precisione ciò su cui si deve calcolare, si desumono dalla "realtà" (elaborata negli stadi precedenti) un certo numero di nozioni per applicarvi il metodo analitico. Con questo intendiamo che anzitutto vi si utilizza l'Analisi leibiniz-euleriana e poi quella vettorial-newtoniana. La Formula (algebrica) viene soppiantata dall'equazione differenziale. Questo è lo stadio "ideale" per gli scienzati della fine dell'Ottocento. [...] D'altra parte non è evidente che la matematizzazione della scienza si realizzi nella maniera che abbiamo esposto, cioè con uso di strutture matematiche "applicate" e successive riduzioni del sociologico al biologico, del biologico al fisico-chimico, ecc... Da più parti si è già preso in considerazione un diverso punto di partenza. Ci si può infatti domandare se il sociologico e il biologico non permettano di indurre direttamente delle forme logiche originali, e da ciò delle strutture matematiche nuove. Si suppone anche che le forme matematiche elaborate a partire dai problemi della fisico-chimica abbiano perduto qualcosa del loro valore e della loro efficacia. [...]
Quindi, quale che sia la forma
in cui si concepisce la
matematizzazione (o la
logisticizzazione) delle varie
scienze, non si possono avere dubbi
sul punto conclusivo di questo
divenire (stadio che la modestia
scientifica ha l'obbligo di
considerare come provvisorio),
ossia questa stessa
matematizzazione. La Matematica
cerca se stessa attraverso le varie
"scienze", come le scienze - la
Scienza - cerca se stessa
attraverso la Matematica, fa se
stessa attraverso la Matematica che
ne è insieme l'organo d'azione e
il modo di percezione.
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