Copertina
Autore Enrico Remmert
CoautoreLuca Ragagnin
Titolo Elogio dell'amore vizioso
SottotitoloPiccolo viaggio nella letteratura erotica di tutti i tempi
EdizioneMarsilio, Venezia, 2006, Gli specchi , pag. 206, cop.fle., dim. 13,5x21x1,7 cm , Isbn 978-88-317-9072-7
LettoreLuca Vita, 2007
Classe erotica , aforismi
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Indice


 11    Introductio

 13    Il Bacio
 23    Lui
 33    Lei
 45    Erotica Matrimonialis
 53    Accoppiamenti Giudiziosi
 75    L'Educazione delle Puttane
 87    Mentine
101    Piaceri Singolari
109    Numeri Dispari
121    Altri Amori
133    La Revisione della Natura
153    Religione dell'Umido
165    Politica dell'Umido
171    Filosofia dell'Umido

183    Anatomia dei Nomi



 

 

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Pagina 13

Il Bacio
Ovvero quanto e quale mondo passa da questo condotto



Ove si scopre, tra l'altro, che il bacio alla francese lo inventarono gli italiani, che un bacio è come una ciliegia; che gli incontri quanto gli addii vanno in bacio; che i baci, anche ad occhi chiusi, si possono contare, e che non c'è nulla di più intimo di un bacio: come dovrebbero sapere certi ottusi possessori di finte altre metà, che da queste racimolano suddivisione di letto e lavoro, ma non di saliva.

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Pagina 15

Dammi mille baci e poi cento,
poi altri mille e poi altri cento,
e poi ancora altri mille e altri cento ancora.
Gaio Valerio Catullo


Baciami ancora, e poi di nuovo e ancora,
dammi un bacio dei tuoi con più sapore,
dammi un bacio dei tuoi con più amore,
te ne renderò quattro più caldi della brace.

Ti lamenti, infelice? Lascia che plachi il tuo male
con altri dieci, dolci come il miele.
Così unendo i nostri baci tanto avventurati
l'uno dell'altro godiamo a piacer nostro.

Louise Labé


Non voleva permettere all'amante, mentre era a letto con lei, di baciarla in alcun modo sulla bocca, adducendo a motivo che la sua bocca aveva fatto giuramento di lealtà e di fedeltà al marito... ma quanto a quella del ventre, che di nulla aveva parlato e nulla aveva promesso, lasciava che facesse a piacer suo.

Pierre de Bourdeille signore di Brantôme

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Pagina 25

Er cazzo se po' dì radica, ucello,
cicio, nerbo, tortore, pennaiolo,
pezzo-de-carne, manico, cetriolo,
asperge, cucuzzola e stennarello.

Cavicchio, cataletto e chiavistello,
er gionco, er guercio, er mio, nerchia, pirolo,
attaccapanni, moccolo, brugnolo,
inguilla, torciorecchio e manganello.

Zeppa e batocco, cavola e turaccio,
e maritozzo, e cannella e pipino,
e salame, e sarsiccia, e sanguinaccio.

Poi scafa, cannocchiale, arma, bambino:
poi torzo, crescimmano, catenaccio,
mànnola, e mi'-fratello-piccinino.

E te lascio perzino
ch'er mi dottore lo chiama cotale,
fallo, asta, verga, e membro naturale.

Quer vecchio de spezziale
dice Priapo: e la su' moje pene,
segno per dio che nun je torna bene.
Giuseppe Gioachino Belli

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Pagina 35

Chi vò chiede la monna a Caterina,
pe fasse intenne da la gente dotta
je toccherebbe a dì vurva, vaccina,
e dà giù co la cunna e co la potta.

Ma noantri fijacci de mignotta
dimo cella, patacca, passerina,
fessa, spacco, fessura, bucia, grotta,
fregna, fica, ciavatta, chitarrina,

sorca, vaschetta, fodero, frittella,
cicia, sporta, perucca, varpelosa,
chiavica, gattarola, finestrella,

fischiarola, quer-fatto, quela-cosa,
urinale, fracoscio, ciumachella,
la gabbia-der-pipino, e la brodosa.

E si vòi la cimosa,
chi la chiama vergogna, e chi natura,
chi ciufèca, tajola, e sepportura.
Giuseppe Gioachino Belli

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Pagina 153

Religione dell'Umido
Ovvero il canone dettato da chi non vuole
o non ha mai giocato



Ove si scopre, tra l'altro, che le streghe volano basse; che le crociate si combatterono al coperto; che anche il diavolo ha il suo tallone d'Achille; che a chi fa le cose per primo si perdona tutto; che alcuni santi viaggiano in treno; che è necessaria una riflessione sul perché i creatori hanno i propri uffici contabili in luoghi non così tanto misteriosi e che è altrettanto necessaria una riflessione sul perché la castità religiosa stuzzica così tanto la penna.

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Pagina 155

Meglio che morale condanni leccare la figa: sembra più buona.

Georg Christoph Lichtenberg


– (...) Voglio rimanere qui notte dopo notte, a vederle planare sulla città. Non le senti belare, ululare, gridare e perfino ragliare, vecchio furfante? Se ne brucia una ed è come se il morto concimasse il terreno: proliferano in modo diabolico, e credo che colmeranno il mondo fino all'orlo. Perché, Fernàndez de Amaya, perché Iddio permette che vi siano streghe?

– Sai bene che è la tua fantasia. Il diavolo non s'è mai davvero incarnato nelle streghe.

– Saranno fasulle, ma, ahi, come abbondano!

– Nella tua testa.

– Nella mia, e nella tua testa di cazzo, vecchio furfante. Dimentichi quante streghe sono sfilate sulla punta del tuo uccello?

Germán Espinosa


Lo sorprese con la seguente risposta: «Facciamolo all'aperto, tanto per fare una cosa nuova».

Lui, Piet, si sentì come se fosse ancora in castigo. «Non imbarazziamo Dio?»

«Non sai che Dio è donna? Nulla La imbarazza». Tirò a sé l'elastico delle mutande di lui, gliel'allargò e abbassò.

Negli occhi le comparve un'espressione compiaciuta. Una nube assorbì di passaggio il sole. Sentendo, e temendo, la presenza di un testimone, Piet guardò in su e rimase impaurito, come se la flotta di nubi, ventrazzurre, vascelli con una sola destinazione, contenesse qualcosa di inesplicabile.

John Updike


Ai Crociati non veniva il cazzo duro e questo deve pure significare qualcosa.

Achille Campanile


Tutto ciò che l'uomo ha fatto è stato fatto dal cazzo dell'uomo.

Suttapitaka


Le prigioni sono costruite con le pietre della Legge, i lupanari con quelle della Religione.

William Blake


Lei non credeva a questo tipo di peccati perché erano la salute della terra. Non lo erano per cani e gatti, asini e cavalli, tori e vacche, lioni e pantere, che addirittura lo facevano all'aria aperta, chiedendo la comprensione benevola della gente? No. Allora perché Gesù, creatore dell'universo mondo, aveva messo la cosa a quel posto infra le valli pappose delle natiche e all'uomo aveva donato il nervo, che chi ce l'ha floscio viene schernito per tutta la vita? Capiva che ognuno — papi e re, regine e principesse, duchi e duchesse — queste schifezze le facesse in un nascondiglio come si fa per i bisogni corporali, di cui quelle cose sono un prolungamento, facendosi con gli stessi strumenti, ma non farlo sarebbe stato contro la volontà di Dio, che, appunto, aveva fornito trucchi e delizie in abbondanza, gioie e dolori per far nascere la gente, che, poi, le avrebbe pagate tutte amaramente le pene della vita.

Domenico Rea


La gente vorrebbe sentire il predicatore parlare di dio, ma lui si ostina a sparlare delle puttane.

Erskine Caldwell


Le sante come le meretrici portano con sé tutto quello che gli serve.

Santa Caterina

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