Copertina
Autore Paolo Rossi
Titolo Si fa presto a dire pirla
EdizioneBaldini & Castoldi, Milano, 1992, Le Formiche 10 , Isbn 978-88-85988-35-4
LettoreRenato di Stefano, 1993
Classe satira , umorismo , aforismi
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Pagina 15

Ho visto

Ho visto i teorici della coppia aperta devastati dagli spifferi!

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Pagina 15

Ho visto donne manifestare in piazza contro l'aborto e poi avere dei figli a cui piace Masini.

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Pagina 16

Ho visto... ho visto... ho visto un giovane bellissimo uscire da una discoteca di Rimini, bello come un nuovo dio pagano, i capelli ingelatinati che sembrava Jovanotti, i piedi simili a Schwarzenegger, il tronco di Barbareschi... perfetto... uscire dalla discoteca di Rimini, generoso:

«Extasi, extasi per tutti!... Facciamoci... facciamoci!» ...

«Eh, ma ci siamo già fatti!»...

«Rifacciamoci!»...

L'ho visto saltare sulla sua Ferrarina Testarossa, partire sgommando a 280 all'ora e schiantarsi contro il primo albero!...

E ho pianto, perché era un tiglio bellissimo!

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Pagina 16

Ho visto durante la guerra del Golfo parlare i generali e mi sono chiesto: «Ma dove li trovano così imbecilli? Così idioti dove li trovano?»

Poi ho sentito parlare un colonnello e ho capito tutto: i generali li trovano tra i colonnelli!

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Pagina 18

Ho visto... ho visto Craxi chiedere scusa!

Io un giorno ho visto Craxi chiedere scusa... poi mi sono avvicinato, ho guardato meglio, non era Craxi.

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Pagina 19

Ho visto Craxi guardare un socialista magro e piangendo domandarsi:

«Dove ho sbagliato?»

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Pagina 19

Ho visto Berlusconi così convinto che coi soldi si può tutto che quando va a pescare, come esca usa l'American Express.

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Pagina 19

Ho visto decine di talkshow in Tv e mi sono sempre chiesto:

«Ma il dialogo di due deficienti è uguale al monologo di quattro semideficienti?»

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Pagina 19

Ho visto per anni e anni uomini sudare e raddoppiare gli sforzi per raggiungere obiettivi che nel frattempo si erano dimenticati.

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Pagina 27

Scartezzini

Furio Scartezzini, che la sfiga cominci a pedinarti a tal punto che se fanno un campionato mondiale della sfiga, tu arrivi secondo.

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Pagina 27

Che la cosa più bella che una donna ti dica nella tua vita sia: «È stato bellissimo... è stato bellissimo il preambolo, adesso comincia!»

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Pagina 27

Furio Scartezzini, che mentre tu sei bello e tranquillo al bar che leggi un articolo sul morbo del legionario e pensi: «A me che cazzo me ne frega, io vivo in Italia», in quella passa un marocchino che vende accendini e che inciampando finisca con un suo dito nella tua bocca e a te ti viene un dubbio.

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Pagina 27

Che tu ti faccia un'amante svizzera con un preservativo polacco (gli unici benedetti dal papa)... come, quali? Quelli senza punta! Di qui sì... di qui no... ma cos'è, un girocollo?

Che ci impieghi tanto tempo per infilartelo che la svizzera ti scacci perchè ti è scaduto il permesso di soggiorno.

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Pagina 38

Dedicato a una signorina che ho visto fuori da una discoteca di Rimini.

Signorina, se io le dicessi: non sono alto, non ho l'automobile, mi mangio le parole tiro su col naso, soffro di depressione e ho la forfora... ho le piattole, i vermi, lo scolo... mi rotolo per terra, rutto e ho il cazzo piccolo, signorina... se io le dicessi: ho le calze coi buchi alla Tv guardo solo Marzullo e sbavo dal piacere... mi scaccolo al cinema al ristorante faccio le molliche di pane e le getto nel brodo dei vicini e quando bevo il brodo io lo bevo col risucchio...

[...]

al teatro mi addormento... mi piace scopare guardando alla tivù Red Ronnie che intervista i Pooh... ho votato Lega Lombarda anche se ho il cazzo piccolo, signorina... vesto alla Standa... vesto alla Standa, signorina... le donne le picchio solo quando è necessario... la domenica vado allo stadio a vedere l'Inter la domenica dopo vado a vedere il Milan e il sabato vado a vedere il Monza...

[...]

signorina, se le dicessi tutto questo lei accetterebbe di uscire con me? «Ueh, ma sei fuori?» Lo vedi?... ho sbagliato:... non dovevo dirle che mi vesto alla Standa!

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Pagina 42

Bossi e i leghisti

Lo vedo lì in mezzo alla pianura padana, avvolto dalla bandiera dell'Atalanta, con la polenta taragna in mano, e per dimostrare di non essere razzista ha adottato una bambina meridionale, cioè di Bergamo di Sotto...

È ora di finirla di dire che siamo razzisti... per noi legaioli - Bossi... Bossi!... - tutti gli uomini sono uguali!... Certo! - Bossi... Bossi!... - se viene un terrone e mi porta prima via il lavoro, poi via la donna, io m'incazzo come un lanzichenecco! - Ohhhh... Bossi... Bossi!... - ma non in quanto lui è terrone: in quanto lui mi ha scopato la donna! - Bravo!... - Voglio dire: se la mia donna scopa con uno svizzero, non è che sono più contento... E chiaro il concetto? - Chiaro... chiaro!... - Oddio, a ben guardare gli svizzeri sporcano meno: sono più educati. Quando scopano non danno in escandescenze come i terroni - 'ossi... 'ossi!... - che sembra che abbiano vinto lo scudetto! Gli svizzeri fanno un sospiro, ringraziano, offrono un cioccolatino e poi via a ricaricare gli orologi!...

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Pagina 77

Anche gli svizzeri sono extracomunitari

Il mio paese è l'Italia. A ovest a sud e a est è bagnato dal mare, a nord dalle montagne: i mari stan fermi immoti, le montagne ogni tanto scivolano. Il mio paese ha dei problemi interni ed esterni.

Al sud ci sono le autobombe; a est le alghe, a nord le tangenti, a ovest gli incendi e al centro Antonello Venditti.

[...]

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Pagina 77

[...]

Se nel mio paese un capo ruba non si scusa, ma va a fare un discorso in Parlamento dove dice che è un'asanza popolare e che lo fanno tutti e allora il popolo incazzato chiede: «Tutti chi?».

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Pagina 78

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Nel mio paese, dove si vive così, arrivano dall'est: i profughi polacchi, slavi, i papi e le lettere di Togliatti; dal nord: i turisti, i temporali e i calciatori tedeschi; dall'ovest: i film americani, le telefonate dei presidenti americani e gli americani dal vivo; dal sud: i venditori di elefantini, di accendini e i lavavetri che poi sono quelli che te li sporcano.

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Pagina 79

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Il razzismo in Italia è un problema molto sentito soprattutto dai razzisti. I razzisti si dividono in due categorie: quelli che non vogliono pagare le tasse e quelli che non vogliono pagare la birra. I primi si chiamano legaioli, i secondi "skinheads". Entrambi da alcuni vengono definiti di destra, ma possono sorgere evidenti differenze ideologiche quando il barista è un legaiolo e il cliente uno "skinheads", difficile viceversa.

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Pagina 79

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Questo nuovo fluire di culture e di problemi antichi e recenti, lontani e sotto casa fa perdere la bussola all'italiano medio che diventa ogni giorno un po' più pirla nel senso di pirlare (dal milanese girare a vuoto, vagolare senza meta).

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