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| << | < | > | >> |IndiceVII Avvertenza antipedagogica IX Prefazione 3 I. Di che si occupa l'etica 15 II. Ordini, abitudini e capricci 25 III. Fa' ciò che vuoi 35 IV. Cerca di vivere bene 45 V. Sveglia, baby! 55 VI. Vieni fuori, Grillo parlante 69 VII. Mettiti al suo posto 85 VIII.Tanto piacere 97 IX. Elezioni generali 109 Epilogo. Pensaci su |
| << | < | > | >> |Pagina 5Saper vivere non è così facile perché esistono criteri diametralmente «opposti» riguardo a quello che bisogna fare. In matematica o in geografia ci sono gli esperti e gli ignoranti, e in genere gli esperti si trovano quasi sempre d'accordo sui principi fondamentali. Quanto al saper vivere invece non c'è affatto unanimità.| << | < | > | >> |Pagina 8E così siamo arrivati alla parola chiave: «libertà». Gli animali (e non dico i minerali o le piante) non possono fare altro che essere come sono, e fare ciò per cui la natura li ha programmati. Non si possono criticare né applaudire per quello che fanno: «non saprebbero comportarsi in altro modo». Questa predisposizione obbligatoria risparmia loro senz'altro molti mal di testa.In certa misura anche gli uomini sono programmati dalla natura. Siamo fatti per bere acqua e non candeggina, e nonostante tutte le precauzioni, prima o poi dobbiamo morire. In modo meno imperativo, ma simile, è determinante la programmazione «culturale»: il nostro pensiero è determinato dal linguaggio che gli dà forma (il linguaggio ci viene imposto dall'esterno e non l'abbiamo inventato noi per il nostro uso personale); veniamo educati in base a certe tradizioni, abitudini, moduli di comportamento, leggende... in poche parole fin dalla culla ci viene inculcata la «fedeltà» a certe cose e non ad altre. ...
Con gli uomini non si può mai
essere completamente sicuri, con
gli animali e con gli altri esseri
naturali invece sì. Per quanta
programmazione biologica o
culturale possiamo avere noi uomini
abbiamo sempre la possibilità di
optare per qualcosa che non è
previsto dal programma (o almeno
non «del tutto»). Possiamo dire
«sì» o «no», voglio o non voglio.
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