|
|
| << | < | > | >> |Pagina 5 [ inizio libro ]Un telefono che suona. E' nero, di vecchio tipo, e questo ci fa subito capire che siamo negli anni Sessanta. Accanto al telefono c'è un teschio di plastica della Revell. Se, fosse buio, risplenderebbe. «Glows in the dark», c'era scritto sulla scatola.DRIIIN... DRIIIN.., Con un accappatoio buttato addosso in fretta, un uomo risponde al telefono. Può avere trent'anni e gocciola tutto. E' magro, ha la faccia affilata con un'espressione perennemente impassibile tendente al menefreghista, e ha in bocca una sigaretta fradicia. «Pronto?» dice. «Ciao, Francesco, ti disturbo?» «No, figurati. Tanto prima o poi dovevo pur uscire dalla doccia». TOC TOC Francesco si volta per il bussare cupo che viene dalle sue spalle. Dice al telefono: «Scusa solo un momento...»
Appoggia la cornetta sul tavolo. Prende una pistola a
sinistra del teschio, che a sua volta è a sinistra
dell'apparecchio. La pistola è una Bodeo «Modello 1889».
Pesa 910 grammi, è lunga 23 centimetri e ha il calibro di mm
10,35.
|