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| << | < | > | >> |IndiceIntroduzione 6 L'allattamento al seno 9 Prepararsi ad allattare 9 La produzione del latte 13 I vantaggi per il bambino 16 I vantaggi per la mamma 21 Tecniche per un buon inizio 25 Allattamento al seno e parto cesareo 28 Allattamento al seno e ittero 31 I ritmi di allattamento 32 La quantità di latte sufficiente 37 Come aumentare la produzione di latte 38 Il ruolo del padre 43 Per la mamma che allatta 47 L'alimentazione 47 Allattamento e relax 50 Le poppate notturne 54 Gli accessori 59 Il tiralatte 60 Conservazione e trasporto del latte materno 64 L'allattamento misto 66 La donna che lavora 67 Allattamento e nuova gravidanza 70 I problemi dell'allattamento naturale 73 I capezzoli doloranti 73 Gli ingorghi mammari 75 La mastite 76 Quando il problema è del bambino 80 Allattamento e farmaci 85 Valutazioni e considerazioni 85 Guida ai farmaci 86 Le proposte RED sull'argomento 94 |
| << | < | > | >> |Pagina 9L'allattamento al seno
Così come la preparazune al parto aumenta le possibilità di vivere meglio
l'esperienza della nascita, la preparazione all'allattamento aumenta le
probabilità che esso presenti minor problematicità e risulti
piacevole per entrambi.
PREPARARSI AD ALLATTARE Tutte le future mamme troveranno sicuramente utile prepararsi all'allattamento già durante la gravidanza, avvalendosi di tutte le possibilità loro offerte. Il corso di preparazione al parto In genere le informazioni riguardanti l'allattamento al seno vengono incluse nei corsi di preparazione al parto organizzati da associazioni, centri, consultori familiari e anche da molti ospedali. In tali corsi si affrontano, di solito, temi come la preparazione all'allattamento al seno, la prevenzione e la cura dei problemi più comuni e vengono offerti consigli e tecniche utili per iniziare nel modo giusto. La preparazione del seno Molti specialisti dell'allattamento ritengono che, nella maggior parte dei casi, non sia necessaria una preparazione particolare. Per evitare l'irritazione dei capezzoli, più che una preparazione specifica prima del parto, è importante imparare ad assumere una corretta posizione di allattamento e fare in modo che il piccolo si 'attacchi' al capezzolo nella maniera giusta. Per prepararsi alla vigorosa suzione da parte del neonato potete adottare le seguenti precauzioni. Quando lavate i seni, evitate di usare il sapone che può seccare la pelle e favorire la comparsa di screpolature intorno ai capezzoli. Per mantenere i capezzoli sempre puliti, sarà sufficiente sciacquarli con cura ogni giorno. Le ghiandole che circondano il capezzolo secernono una sostanza lubrificante naturale e non è quindi necessario ricorrere a oli o lozioni.
Spesso i problemi che si presentano durante
l'allattamento sono dati dalla screpolatura
della delicata pelle dell'areola: per prevenirli è
utile che, fin dalla gravidanza, i capezzoli possano di tanto in tanto
beneficiare dell'esposizione all'aria e del delicato massaggio degli
abiti, quindi si consiglia di non indossare il
reggiseno per l'intera giornata. Il massaggio vi
aiuterà a prendere confidenza con il vostro
seno, lo tonificherà, farà scorrere meglio il
sangue concorrendo a irrorare meglio la ghiandola mammaria. Troverete questa
tecnica utile anche per spremere il latte (si veda il box
'La spremitura manuale del seno' pag. 63).
L'autoesame del seno L'allattamento al seno risulterà più facile sin dall'inizio se la forma del capezzolo consente al bambino di attaccarsi con una presa sicura. Tuttavia alcune donne hanno capezzoli piatti o rientranti e ciò la rende un po' più difficoltosa. Gli sforzi del bambino per compensare questo disagio possono causare un'irritazione ai capezzoli.
L'individuazione di questo particolare inconveniente e gli
accorgimenti utili
per ovviare ai piccoli disagi che ne derivano
non comportano in realtà grosse difficoltà.
Durante il primo trimestre di gravidanza controllate la reazione dei vostri
capezzoli ricorrendo a questo semplice esame: appoggiate
il pollice e l'indice ai bordi dell'areola (la parte
bruna del seno che circonda il capezzolo) e
premete più che potete con un movimento
delicato ma deciso. Il capezzolo dovrebbe rimanere eretto o sporgere in fuori in
modo ancor più accentuato. Se, al contrario, si appiattisce o si ritrae
(retroflette) in direzione del
seno, verso l'inizio della seconda metà della
gravidanza sarebbe consigliabile cominciare
a indossare le apposite coppette, in modo da
consentire al capezzolo di uscire gradatamente. Questo semplice esame è in
realtà molto importante perché attraverso la normale esplorazione visiva, non è
sempre possibile capire se i capezzoli sono piatti o rientranti. Alcuni sembrano
normali, ma in realtà si retroflettono quando vengono sottoposti
alla prova. Le coppette mammarie (da non
confondere con i paracapezzoli, che hanno
un'altra funzione) solitamente in plastica,
vanno inserite all'interno del reggiseno in
modo da esercitare una leggera pressione
sull'areola, consentendo così al capezzolo di
estroflettersi attraverso un'apertura appositamente realizzata al centro.
La disposizione psicologica
Se il corpo deve essere preparato all'allattamento al seno, altrettanto
importante è la preparazione mentale. Molte donne non sono
preparate al fatto che l'allattamento al seno
rappresenti un vero e proprio stile di vita, un
impegno che richiede tempo, energia e perseveranza, soprattutto nelle prime
settimane in cui per il neonato sembra essere un bisogno
continuo. Molte donne sanno che il loro latte
è l'alimento migliore per il figlio e per questo
motivo desiderano allattarlo al seno, tuttavia non sono consapevoli del grado di
impegno richiesto nelle prime settimane, necessarie per superare il momento
critico e trovare un ritmo di allattamento più equilibrato. A
questo proposito può essere utile tenersi in
contatto con donne che hanno vissuto in
modo positivo l'esperienza di allattare al
seno: il loro esempio infonderà coraggio durante le prime importanti settimane.
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