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| << | < | > | >> |Indice5 Introduzione di Emilio Minelli 7 LE VIRTÙ SALUTARI DEL VINO 9 Diciamolo subito: vino sì, purché nelle giuste dosi 25 Le regole del 'saper bere' 37 Dosi moderate di vino stimolano il metabolismo 41 Un po' di vino aiuta la digestione 50 Il vino protegge il cuore 56 Il vino 'fa buon sangue' 60 Altri vantaggi di un consumo moderato di vino 79 CONSIGLI E RICETTE PER L'USO DEL VINO 81 I vini 'di regime': quali sono e a che cosa servono 88 Come preparare in casa i vini 'curativi' 95 Ricette 'al vino' per la bellezza del corpo 101 APPENDICE 102 Sostanze contenute nel vino 106 Azioni principali svolte dai più importanti componenti del vino 107 Bibliografia |
| << | < | > | >> |Pagina 25Le regole del 'saper bere''Saper bere' significa degustare ciò che si beve; quindi, potremmo riservare all'acqua o alle bevande analcoliche la funzione di togliere la sete, e al vino quella di bere per il piacere di percepire le sensazioni più svariate, che sanno di uva, di fiori, di frutti, di miele e di mille aromi (come in effetti sono stati classificati) suadenti, rilassanti e che invitano a pensieri positivi. Valutare le svariate sfumature del colore di mille e più vini, correlarli all'ambiente in cui sono stati prodotti e poi sorseggiarli accompagnandoli al cibo più adatto: ecco che cosa significa 'saper bere'. È possibile che bere in tale modo possa arrecare danno? Occorre insegnare questi concetti ai giovani prima che si accostino alle bevande alcoliche. M. Baspeyras (Le vin médecin, Minerve, Parigi, 1986), ha proposto i 'cinque comandamenti del saper bere quotidiano': 1. Che cosa bere? Vino rosso, perché ricco di tannini. 2. Perché? Per il piacere e la salute. 3 Quando? Solo durante i pasti. 4. Come? Molto lentamente. 5. Quanto? Un bicchiere a pasto per le donne e 2 per gli uomini.
Confesso di non essere del tutto concorde sul punto 1
(Che cosa bere?) in quanto il vino bianco, seppure in minor quantità, contiene,
come il rosso, dei polifenoli (classe di composti cui appartengono pure i
tannini); la risposta del punto 5 (Quanto bere?) mi pare che dovrebbe essere
declinata in relazione alla tipologia del bevitore; al punto 4 (Come bere?)
aggiungerei di bere degustando come prima accennato.
I Greci rappresentavano il vino sotto tre aspetti: alimento (nutrimento), rimedio (medicinale), bevanda tossica. Occorre tenere presente che gli effetti del vino variano naturalmente secondo le dosi consumate.
È tuttavia necessario che il vino sia sempre assunto, nella
giusta quantità, assieme al cibo che contenga adeguate
quantità di principi nutritivi e, in particolare, proteine animali e vitamine
(specialmente quelle appartenenti al gruppo B).
È positivo inoltre consumare vino (nella quantità consigliata) tutti i giorni, per non perdere l'azione anti radicali liberi (considerati responsabili dell'invecchiamento), che si esaurisce nell'arco delle 24 ore.
Non dimentichiamo, infine, quanto affermato da L. Tullé, secondo il quale la
salute non si misura con il termometro, ma con il bicchiere di vino. Se una
persona lo beve e lo gusta significa che sta bene; se lo rifiuta vuol dire che
sta male. C'è dunque una sorta di autoregolazione, ovviamente nei non etilisti,
circa il consumo moderato di vino.
Condivide quest'opinione E.A. Maury, che afferma: «Al vino si puo ricorrere né più né meno come a un farmaco» (Soignez vous par le vin, Editions Universitaires, Parigi, 1983), come si legge anche nel Trattato di Farmacologia e Farmacoterapia (opera citata) di E. Adami: «Le azioni dell'alcol ora positive ora negative sono da collegarsi alla quantità ingerita».
Quando la dose è quella consigliata, dal vino si ricevono,
oltre al piacere di gradevoli sensazioni olfattive e gustative,
anche benefici fisiologici, nutrizionali e farmacologici.
Secondo la tabella redatta da Jacques Masquelier (Natural products as medicinal agents, Hippokrates Verlag, Stoccarda, 1981) il vino: • è tranquillante; • è sedativo; • è anestetico; • è vasodilatatore; • favorisce l'assorbimento intestinale dei grassi; • stimola l'incremento di colesterolo buono (Hdl); • è diuretico; • è energetico (assicura il mantenimento della temperatura corporea); • è anallergico; • è piacevole al gusto; • non è dotato di tossicità alle dosi terapeutiche. | << | < | > | >> |Pagina 77I cardiologi, in generale, ritengono che nel trattamento degli spasmi coronarici il vino sia un aiuto efficace. Nelle persone astemie prossime all'anzianità è stato osservato un aumento del 63% di casi di arteriosclerosi rispetto ai bevitori di vino. Altre azioni attribuite al moderato consumo di vino in età senescente sono le seguenti:• apporta rapidamente energia sotto forma di calore; • consumato alla sera favorisce il sonno grazie alla sua blanda azione ipnotica, antidepressiva e tranquillante; • stimola la secrezione nel cervello di maggiori quantità di serotonina (ormone del buon umore), migliorando lo stato psichico degli anziani;
• blocca l'azione di radicali liberi responsabili dell'invecchiamento
cellulare (G. Calabrese, 1997).
Il geriatra U. Cavalieri si è dedicato per più di 30 anni a controllare le azioni del vino su soggetti anziani, arrivando alle seguenti conclusioni: • una dose massima di mezzo litro di vino al giorno contribuisce a rallentare l'arteriosclerosi e il processo di invecchiamento, allungando di conseguenza la vita;
• nelle persone anziane che consumano moderate quantità di vino non si
verifica aumento di grassi nel sangue.
Le azioni positive svolte dal vino sugli anziani vengono attribuite ad alcune particolari sostanze: • l'alcol, che esercita soprattutto un'azione euforizzante, calmante, antiarteriosclerotica, energetica e digestiva; • l'acido gammaidrossibutirrico (Gaba), un neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale che esercita un ruolo euforizzante e favorisce il riposo notturno; in effetti la produzione di Gaba nel cervello decresce con l'avanzare degli anni e se viene reintegrato con quello presente nel vino si ripristina una situazione di tranquillità; • gli antiossidanti, che rallentano il ritmo dell'invecchiamento opponendosi ai radicali liberi, sempre più abbondanti a mano a mano che l'età avanza. | << | < | > | >> |Pagina 92• ObesitàVino di tarassaco Ingredienti: 50 g di radice di tarassaco, 1 litro di vino bianco. Preparazione: far macerare le radici di tarassaco nel vino per 7 giorni, poi filtrare.
Dosi:
un bicchierino durante i pasti principali.
• Raffreddore e influenza Vin brûlé Ingredienti: vino rosso di buona gradazione, un pezzo di cannella, qualche chiodo di garofano, qualche grano di coriandolo, qualche grano di pepe, scorza di limone, zucchero a piacere. Preparazione: mettere sul fuoco in una casseruola il vino con la cannella, poi aggiungere il resto degli ingredienti; far bollire finché lo zucchero sarà completamente sciolto; togliere dal fuoco, poi filtrare.
Dosi:
una tazza, molto calda, prima di coricarsi.
• Stanchezza psicofisica Vino di ginseng Ingredienti: 50 g di radice triturata di ginseng, 1 litro di vino Marsala. Preparazione: far macerare la radice nel vino per 10 giorni, agitando una volta al giorno, poi filtrare.
Dosi:
un bicchierino dopo i pasti.
• Stitichezza Vino di Cascara sagrada Ingredienti: 3/4 di litro divino bianco, 200 g di estratto fluido di Cascara sagrada, 50 g di tintura di arancio amaro. Preparazione: miscelare gli ingredienti, lasciar riposare per 5 giorni, poi filtrare.
Dosi:
un cucchiaino al mattino e uno alla sera.
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