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| << | < | > | >> |Pagina 4| << | < | > | >> |Pagina 6INTRODUZIONE
I libri non sono solo fogli, cartone, colla e filo: sono artefatti dello
spirito e della mano dell'uomo.
Chi di noi non ama i libri? La mia passione di sempre risale all'infanzia, quando prima di addormentarmi ascoltavo mia madre che mi leggeva le storie del DR. Seuss, di Margaret Wise Brown e Maurice Sendak. Fin da allora i libri fanno parte della mia vita personale e professionale: come rilegatore ne sono sempre circondato e, se ho migliorato la mia cultura e la mia creatività, lo devo proprio all'amore per i libri e per il loro mondo. Ho scoperto la rilegatura praticamente per caso. Vent'anni fa ho incontrato una studentessa della Rhode Island School of Design che era apprendista ad Assisi, in una piccola bottega a due passi dalla piazza principale. Studiava la legatura d'arte e fabbricava diari da vendere ai turisti che capitavano nel pittoresco atelier. Di ritorno nel New England mi insegnò il mestiere e io mi innamorai, del lavoro e di lei. Quei primi esperimenti nel nostro piccolo appartamento di Providence sono le uniche lezioni che ho seguito, eppure gestisco una legatoria rinomata da vent'anni. Ho imparato con la pratica e la curiosità. Racconto questa storia per ispirare chiunque abbia un sogno ma tema di non poterlo realizzare per mancanza di studi adeguati. Se ce l'ho fatta io che ho smesso di studiare prima delle superiori, potete farcela anche voi. Considero i libri dei beni preziosi e, più spesso di quanto sia propenso ad ammettere, li apprezzo in quanto bellissimi oggetti, indipendentemente dal contenuto. In ufficio tengo esposta una raccolta di volumi di Fridtjof Nansen, il famoso esploratore artico del diciannovesimo secolo. A sei anni mia figlia mi chiese quanti ne avessi letti, e rimase perplessa quando le dissi che ne avevo letti solo tre. La risposta, sebbene sincera, suonò strana anche a me: i libri di Nansen occupavano vari scaffali ben curati e ne avevo letti soltanto tre. I libri sono fatti per essere letti, certo, ma su chi li apprezza per ciò che va oltre il contenuto esercitano una vera e propria fascinazione. Sono oggetti di culto. Ed è proprio perché sono così preziosi che i collezionisti acquistano libri che forse non leggeranno mai. I propri titoli preferiti, volumi dotti, scaffali scrupolosamente organizzati, l'odore di una libreria dell'usato, corridoi di biblioteche con libri impilati a perdita d'occhio: sono questi gli ingredienti che fanno il mondo del bibliofilo. Ma, per comprendere appieno l'industria del libro, non dobbiamo dimenticare l'umile libretto di istruzioni del pc — prima indispensabile, un attimo dopo da buttare — oltre alla miriade di manuali, guide, ricettari, vecchie enciclopedie, romanzi che hanno avuto successo per una stagione. Nel 2008 sono stati prodotti oltre 3 miliardi di libri. Con così tanti volumi a contendersi gli scaffali delle librerie, quelli che non diventano bestseller devono cedere subito il posto ai nuovi titoli. Il risultato di una simile sovrabbondanza è che molti libri finiscono prima nella cesta delle occasioni, e infine nel cassonetto della carta. Esiste una diversa destinazione almeno per alcuni di questi libri? La domanda ci porta agli artisti, designer e artigiani che apprezzano i libri in modo unico. Se l'essenziale dell'oggetto libro consiste in pagine e copertine, l'occhio dell'artista vede oltre: materiali grezzi a cui dare una forma completamente nuova così da ottenere dei pezzi unici. Per questi artisti i libri sono risorse da trasformare, riciclare e reinventare come oggetti funzionali e decorativi. La prima volta che ho strappato un libro per estrarne la carta ho esitato. Mi metteva a disagio cannibalizzare la sua essenza per ricavarne pezzi destinati a qualcos'altro. Ma, dopo essermi divertito con diversi libri di scarto o dimenticati, alla fine la sensazione è passata. Ci sono tanti libri là fuori, non abbiate paura di esorcizzarne l'essenza a fini creativi. Le prossime pagine ospitano lavori di artisti che stravolgono la forma del libro attraverso tecniche di rilegatura, falegnameria e lavorazione della carta, origami, tessitura e arti decorative. Seguono il processo dalla polpa alla carta fino alla stampa, alla rilegatura e quindi oltre, verso una gamma di mutilazioni e dissezioni creative. Dobbiamo rinunciare all'idea di salvare tutti i libri dal cassonetto, sarebbe un'impresa titanica. Ma possiamo ispirarci a questi artisti, che reinterpretano volumi, sia preziosi sia umili, trasformandoli in qualcosa di nuovo. Alla fine ho sposato la mia maestra di rilegatura; insieme gestiamo la legatoria di famiglia e ci divertiamo a guardare la nostra bambina che gioca con vecchi libri, carta e colla. Il cerchio dell'amore per il libro può dirsi chiuso quando riusciamo, senza riserve, sia a salvare i libri a cui teniamo, sia a strappare quelli che non vogliamo più. JASON THOMPSON | << | < | > | >> |Pagina 15ANATOMIA DEL LIBRO
Le definizioni basilari che seguono riassumono la
terminologia usata per i progetti illustrati nelle prossime
pagine. I manuali di rilegatura forniscono spesso
spiegazioni più dettagliate.
1 - Piatto: Il materiale che dà rigidità alle copertine dei libri rilegati; di solito è rivestito di tessuto, cuoio o carta. 2 - Corpo del libro: Il blocco di pagine che vengono cucite o incollate insieme prima di essere fissate dentro le copertine; o anche le pagine di un libro che restano quando si tolgono le copertine. 3 - Copertina: In un libro rilegato, l'involucro esterno, costituito da due piatti, che avvolge il corpo del libro proteggendone le pagine; in un libro in brossura, è fatto di carta più spessa o cartoncino. 4 - Taglio anteriore: Il Iato "frontale" non rilegato delle pagine, dalla parte opposta rispetto al dorso. 5 - Margine di cucitura: L'incavo o piegatura al centro del libro aperto, che si crea quando le pagine sono cucite o incollate insieme; la linea in cui la pagina sinistra e la pagina destra si incontrano. 6 - Testa: L'estremità superiore del libro, intesa come parte superiore della copertina, del dorso e del corpo. 7 - Pagine/Fogli: Le pagine stampate, di solito raggruppate in segnature (gruppi di fogli ripiegati), cucite e/o incollate insieme a formare il corpo del libro. 8 - Dorso: La parte che ricopre il Iato rilegato dei fogli, incollati o cuciti e tenuti insieme dal rinforzo (una garza a trama larga); è visibile quando il libro è collocato sullo scaffale.
9 - Piede:
L'estremità inferiore del libro, intesa come parte
inferiore della copertina, del dorso e del corpo.
• Quale libro? Realizzando i progetti illustrati nelle pagine che seguono potrete dare nuova vita a vari tipi di libri: libri vecchi, per bambini, in lingua straniera, raccolte di spartiti, libri a fumetti, elenchi telefonici, volumi di ornitologia, lepidotterologia e altri argomenti naturalistici, libri mastri, manoscritti, diari, raccolte di poesie, libri d'arte, di scuola, cataloghi, raccolte di enigmistica, riviste, romanzi d'amore, classici, fantascienza, thriller, e qualunque volume rilegato possa essere fatto a pezzi per riutilizzarne i materiali grezzi. • Dove trovare libri: Per fare a pezzi dei libri, dobbiamo averne a portata di mano, ma la libreria del soggiorno forse non è il posto giusto dove cercare. Tutti hanno almeno un paio di libri di cui possono privarsi, ma ora ce ne serviranno molti e diversi per dimensioni, argomento e rilegatura, da usare come il pittore con la tavolozza. Le scatole piene di libri abbandonati sono più facili da reperire di quanto si pensi. • Biblioteca: Ho contattato il comitato raccolta fondi del circuito bibliotecario locale per sapere se avessero libri da smaltire. Mi hanno invitato in sede e mi hanno portato in un seminterrato letteralmente invaso da scatole di libri accatastate in pile traballanti, dicendomi che potevo prendere tutto quello che volevo. Le biblioteche comprano libri di continuo, ma periodicamente devono anche smaltirli. • Annunci economici e siti specializzati: Cercate in Internet "libri usati gratis" e vi stupirete della quantità di siti che ogni giorno offrono elenchi di titoli. • Librerie dell'usato: Il magazzino di molte librerie dell'usato è pieno di libri che non saranno mai venduti. Un libraio della mia città ne aveva diverse scatole nel retro ed è stato felicissimo di darle via. Un altro tiene regolarmente vicino all'ingresso una scatola traboccante di libri con su scritto "GRATIS". • In discarica: Controllate alla discarica comunale, può darsi che sia dotata di stazione ecologica per la raccolta differenziata di oggetti o materiali destinati al riutilizzo. In una discarica nella mia zona hanno addirittura allestito uno "scaffale" dei libri abbandonati. • Per strada: Magari non è il primo posto in cui andreste a cercare, ma quando l'idea di riciclare libri a fini artistici si sarà impadronita di voi, vi accorgerete che le scatole di libri possono spuntare ovunque, anche sul marciapiede, magari dopo un trasloco. | << | < | > | >> |Pagina 17| << | < | > | >> |Pagina 57| << | < | > | >> |Pagina 60| << | < | > | >> |Pagina 119| << | < | |