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| << | < | > | >> |Pagina 7 [ inizio libro ]La stanza puzza ancora di medicinali o di qualsiasi altra sostanza strana, borbottò mentalmente, mentre le narici le diventavano una proboscide mobile che cercava di captare l'anima profonda di quell'odore. Non mi piace che la mia casa puzzi così. Una casa per bene non puzza così. Aveva rifatto il letto e sfogliato i giornali sportivi sparsi per tutta la stanza. Dalle tasche degli abiti dell'odoroso ospite non trasse nessuna informazione e nemmeno dalla maglieria intima accuratamente distribuita nei cassetti del comò. L'intermittenza dell'insegna della pensione di sua proprietà ritmava la tempesta in chiaroscuro riflessa nel volto di dona Concha. La luce la sorprendeva perplessa e irritata, l'ombra la faceva sprofondare in una diffidenza repressa. Vuoi vedere che si buca. Come se non ci fosse già abbastanza merda in questo quartiere e in questa casa. Ma non sembrava un tossico di quelli che si bucano, piuttosto un uomo sano e ben piantato che parlava con un filo di voce e si faceva vedere sempre tutto azzimato. Dalla stanza accanto aveva ascoltato con inquietudine le frequenti docce e l'insistenza dell'acqua sopra un corpo, come se quell'inquilino intendesse rovinarla con una bolletta dell'acqua esorbitante.| << | < | > | >> |Pagina 84"Perché si crede interessante Basté de Linyola?""E' un politico, più o meno frustrato. Ha voluto dare un ordine all'economia, alla democrazìa, alla Catalogna, e ora vuole dare un ordine alla sentimentalità epica di questo paese restituendo al club il suo carattere di esercito simbolico non armato della catalinità." "E qui subentrano gli eroi." "E qui subentrano gli eroi. Se tracciassimo un albero genealogico dell'eroismo avremmo delle sorprese." "Mi sorprenda.' "L'eroe della realtà è il guerriero. Ogni società ha avuto bisogno di mitizzare i suoi guerrieri per mitizzare la legittimità simbolica della propria aggressività. Sin dalle socìetà più primitive, l'eroe è stato investito di un rituale, di un abbigliamento, di una aura da eletto e con la sua vittoria poteva, fugacemente, equipararsi a un dio. Ma gli dèi continuavano a controllare il bailamme dal retrobottega e i padroni della terra, vale a dire gli dèì, hanno continuato ad adeguare gli eroi al mutare dei tempi. Ricorda il simbolo di san Giorgio che uccide il drago? Il nostro Sant Jordi nazionale. Eppure è il risultato di una simbologia antica in cui l'eroe era al contempo serpente. Nelle leggende germaniche l'eroe è metà uomo e metà serpente, perché reca in sé la propria negazione. San Giorgio non ha più il serpente dentro di sé, ma fuori, e lo uccide. Cominciava a stabilirsi nel mondo la logica del bottegaio che vuole le cose chiare e l'anima unidimensionale. E i cristiani, con la loro rozzezza mentale, andarono più lontano. San Michele non colpisce con la lancia una serpe o un drago simbolico, ma Lucifero, vale a dire il male con la sua carta d'identità di male." Riprese il fiato mentale e assaporò con la coda dell'occhio l'effetto prodotto dalla sua erudizìone su Carvalho. "La sto stancando?" "No. Continui. Le parole dette non bisogna bruciarle. Si bruciano da sole." "Il mito dell'eroe si è sempre basato sull'uomo potente o sul dio-uomo che vince il male e che libera il suo popolo dalla distruzione e dalla morte. Mi segue? Mi segue. Splendido. So a memoria un brano di un'opera di Jung sull'uomo e i suoi simboli che l'aiuterà a capire ciò che voglio dirle. L'eroe viene circondato da testi sacri, cerimonie, per lui si canta, si balla, gli vengono offerti sacrifici e tutto cìò, e qui cito a memorìa '... trasmette ai fedeli emozioni soprannaturali (quasi un'attrazione magica) ed esalta l'individuo fino a portarlo a identificarsi con l'eroe.' A questo uomo che crede nell'eroe, che vi si identifica, stiamo dando lo strumento per liberarsi della propria pochezza, della propria insignificanza e si crede dotato di una qualità sovrumana. "Il calcio.' | << | < | > | >> |Pagina 198 [ fine libro ]"Perché innalzate piramidi trasparenti per la vostra egolatria di dèi insufficienti e alle porte si accalcano società eunuche e guerrieri di plastica, vi avvertii che il centravanti sarebbe stato assassinato all'imbrunire."E venne assassinato all'imbrunire. "Perché vi siete limitati a mettere le gramaglie alle piramidi e continuate dall'interno ad attirare l'attenzione degli eunuchi e i guerrieri vi regalano i compiti degli dèi, mentre i poeti mentono la sera e si suicidano con gli elisir della perplessità. "E io vi chiamo a rendere conto. "Perché siete gli usurpatori della libertà e della speranza, della poesia e della vittoria, il centravanti verrà assassinato all'imbrunire."
Messaggio semantico? Messaggio polisemico? Carvalho si
ripromise di chiederlo all'ispettore Lifante quando si
sarebbero rincontrati.
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