Copertina
Autore Sandro Veronesi
Titolo Venite venite B-52
EdizioneFeltrinelli, Milano, 1997 [1995], Universale Economica 1414 , pag. 285, dim. 125x195x20 mm , Isbn 978-88-07-81414-3
LettoreRenato di Stefano, 1997
Classe narrativa italiana
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Pagina 13 [ inizio libro ]

In una chiazza di tersa luce mattutina, carezzato dal vento che si intrufolava attraverso la finestra socchiusa, incitato dal cinguettio degli uccelli di bosco in giornata di gran vena canterina, Ennio finì di masturbarsi.

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Pagina 266 [ informazione, romanzo ]

Basta, lettore, fermiamoci qui, scendiamo, andiamocene via: e non certo per protesta contro quest'ultima affermazione circa le condizioni mentali del nostro eroe ("Sicuro, signori Venerabili Maestri", potremmo ribattere, se proprio ci avesse disturbato, "egli è pazzo come Amleto, come Cirano, come il cittadino Kane, mentre voi siete savissimi, lucidissimi, come Licio Gelli"), ma perché questa festa della libera informazione ci è già venuta, per essere sinceri, e senza offesa per nessuno, solennemente a noia. Un posto dove tornare ce l'abbiamo, e questa noia, lettore, questa insofferenza che, anche se eri stato avvisato in anticipo, pure ti ha spinto a saltare da una pagina all'altra come un capriolo in cerca di cibo per la tua immaginazione - non l'hai forse fatto? -, vedi di non dimenticarla: rammentarla ti tornerà utile quando qualcuno ti chiederà che senso abbiano ancora, "al giorno d'oggi", "alle soglie del Duemila", in pieno "villaggio globale", nell' "era del computer", della "televisione", delle "guerre intelligenti", eccetera, i romanzi.

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Pagina 281 [ fine libro ]

Invece era andata com'era andata (non si saprà mai esattamente come), dall'aereo uscirono i coniugi Gorbaciov e Ennio si ritrovò a spiegare per telefono ai carabinieri di Lucca la strada per venire ad arrestarlo, data che l'unica macchina con un po' di benzina l'aveva presa Paolo Bollicino quando era fuggito con Lara e Viola. Quindi salì in colombaia, accese la telecamera e ci si piazzò davanti: "Amici cari, è finita", attaccò, e sentì un caldo sollievo, "Non avremo più il nostro satellite, non realizzeremo mai ciò che abbiamo sognato insieme. Ma è dovuto cadere il comunismo per fermarci, perché fino a ieri notte era tutto ancora possibile: è dovuta scendere in campo la Storia, e contro la Storia non c'è proprio niente da fare, bisogna arrendersi.

...

Quando arrivarono con le camionette era ancora lì che parlava.

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