Copertina
Autore Paul Watzlawick
Titolo America istruzioni per l'uso
EdizioneFeltrinelli, Milano, 1985, Idee , pag. 112, dim. 125x195x9 mm , Isbn 978-88-07-09007-3
OriginaleGebrauchsanweisunf für Amerika [1978]
TraduttoreEnrico Ganni
LettoreRenato di Stefano, 1994
Classe scienze umane , psicologia
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Indice


  9   Al lettore
 11   America - il sogno o il nulla?
 15   Arrivo
 21   La quotidianità dell'America
 29   L'America al volante
 36   Le città
 39   Alberghi
 42   Denaro, credito e banche
 49   Da Voerdi a Caprìh, da Modìhna a Ms.
 64   Stampa, radio, televisione
 72   Telefono, telegrafo, posta
 83   Ristoranti
 88   Medici e ospedali
 92   "Homo americanus"
109   Epilogo

 

 

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Pagina 92

L'anglista J. Martin Evans, della Stanford University, ha osservato che gli Americani costituiscono "una società prigioniera delle illusioni" che "al contempo si vanta del proprio realismo". È un modo acuto per esprimere quanto più volte ho definito come discrepanza tra apparire ed essere: una discrepanza esistente in ogni civiltà e forma sociale che qui abbiamo voluto descrivere nella sua variante americana. Come ho già tentato di dimostrare, l'Americano crede seriamente, ad esempio, all'esistenza non solo "de jure" ma anche "de facto" della libertà di stampa e d'opinione nel suo Paese. Ritiene inoltre di essere un "rugged individualist" - un vigoroso individualista - mentre agli Europei appaiono come individui in gran parte uniformati; uniformati non da un regime totalitario ed oppressivo, bensì, paradossalmente, proprio dalla loro concezione di "liberté, egalité, fraternité" e soprattutto di felicità. E infine, l'Americano è animato da una fede quasi commovente nel Nuovo, nel Futuro; una fede che lo induce a rifiutare la storia in quanto personificazione del "Vecchio" e gli impedisce, ancora una volta seguendo un circolo infernale, di scorgere nel Nuovo una riedizione del Vecchio. Nulla gli è evidentemente più estraneo della saggezza implicita nel detto: "Plus ça change, plus c'est la méme chose".

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