|
|
| << | < | > | >> |Pagina 9 [ ebrei ]Allora: disagio crescente, non ancora paura. Eravamo tedeschi. Tedeschi e ebrei. È un vantaggio provenire da due radici. Fresco nord e caldo Mediterraneo. Ciò che ne risultava spesso era talento: per la matematica, la fisica, la musica, per la scrittura. Anche per la medicina e gli affari. Accompagnato da una certa arroganza per appartenere al popolo eletto. Eletto a che cosa? Anzitutto alla sofferenza.| << | < | > | >> |Pagina 37 [ ebrei, Zeus, Apollo, Jahvè, Davide, Antigone ]Ebrea come condizione. Avevo quattro nonni ebrei, questo contava. La mia lingua e la mia cultura erano tedesche, questo non contava. La religione per me non era mai stata importante. La patria originaria era la Grecia con il suo mito. Zeus e Apollo più importanti di Jahvè. La ribelle Antigone un'ombra che mi accompagna attraverso gli anni. Accanto a lei, Davide perdeva di significato.| << | < | > | >> |Pagina 45 [ normalità, uccidere ]Mio padre era il re e mia madre la moglie del re. Ciò che facevano era determinato dal loro rango. Senza di esso sarebbero stati pietrificati, incapaci di muoversi, incapaci di agire. Come riuscivano a sapere cosa fosse l'usanza e cosa la decenza? Cos'era la "normalità" che mia madre così volentieri invocava, nei cui riguardi si comportava come Davide con Jahvè, con adorazione, con fiducia? Che cos'era? Uccidere esseri umani mi pareva il massimo dell'anormalità, sebbene i più la trovassero una cosa accettabile. La norma nasce forse dall'opinione della maggioranza? E se i più seguivano un assassino, assassinare diventava normale? Io volevo vivere secondo la mia propria legge.| << | < | > | >> |Pagina 89 [ donne, uomini, merce di scambio ]"Quando gradirei vederti al mio fianco durante le nostre feste, sei figlia di re e saresti una brava regina. Ma le donne devono tacere nel consiglio degli uomini. È la legge del mondo che prescrive agli uomini di compiere le azioni e alle donne di servire l'uomo."Per tutta l'eternità, amen, penso, ma non lo dico poichè ho la speranza, anzi, la convinzione che verrà il giorno, un giorno radioso, in cui le donne saranno ammesse al consiglio per trattenere gli uomini da azioni troppo impulsive, irreparabili, dal gioco con le armi e col pericolo. Il giorno in cui le donne non saranno più merce di scambio ai mercati, in cui tutti, uomini e donne, ascolteranno, comprendendolo, il canto della vita. | << | < | > | >> |Pagina 117 [ Auschwitz, Mengele, Zyklon B, atomica, neonato ]Poi però succede che, davanti alla televisione, prorompo in unpianto dirotto.È una trasmissione sommemorativa della liberazione di Auschwitz avvenuta quarant'anni fa. C'è una donna anziana, molto fragile, ben vestita, curata, che racconta di aver partorito una bambina ad Auschwitz: già questo inimmaginabile. Che il giorno dopo era venuto Mengele che le aveva ordinato di fasciarsi i seni perchè voleva rendersi conto per quanto tempo un neonato potesse vivere senza nutrimento.
La mente umana che tutto vuol
sapere, tutto vuol fare, che ha
escogitato la bomba atomica
chiamandola quasi teneramente
"little boy", che ha inventato lo
Zyklon B e carri armati, missili e
aerei con nomi piacevoli come Enola
Gay, armi che possono trasformare
il mondo in una notte glaciale, che
possono estinguere ogni forma di
vita. La stessa mente umana che
ritiene sensato scoprire per quanto
tempo un neonato possa restare in
vita senza cibo.
|