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| << | < | > | >> |Indice5 Introduzione 7 È nato: siete nonni! 12 Nonni di ieri e nonni di oggi 17 I nonni sono importanti 21 Benvenuto, nipotino mio 26 Quanti rapporti nuovi! 31 Chi è saggio non dia consigli 36 Come e se prendersi cura dei nipoti 43 A proposito di soldi 46 Un bambino in casa vostra 52 Il comportamento dei nipoti 57 Giocare con i nipoti 62 Partecipate alla loro crescita 67 Parole, parole, parole... 72 Ricorrenze e regali 76 Quando i nonni abitano lontano 81 In vacanza con i nipoti 86 I cambiamenti difficili 93 I pronipoti |
| << | < | > | >> |Pagina 5Introduzione
I nonni sono una signora e un signore che non hanno più bambini
piccoli: così si dedicano a quelli degli altri.»
Quanti sono i nonni? Più di quelli che si possono immaginare: nel 2005
in Italia erano oltre 13 milioni. Più dei tre quarti di noi diventa nonno
a un certo punto della propria vita, il che vuol dire che bisogna imparare
tutto riguardo a un nuovo tipo di rapporto, quello con i nipoti. «Imparare?» Mi
sembra di sentire già le vostre perplessità: «Non abbiamo
niente da imparare per essere nonni, abbiamo cresciuto i figli, sappiamo come si
fa. Non si può insegnare a fare il nonno a chi è già papà».
Questo modo di vedere probabilmente spiega perché ci sono così pochi libri sui nonni. Sugli scaffali di una libreria troverete un'ampia scelta di opere su come crescere un figlio, ma sarete fortunati se riuscirete a trovarne uno o due che parlano di come fare i nonni. Su Internet non andrà meglio: pochi i libri specializzati, soprattutto americani. Ma, come vedrete nel prossimo capitolo, i nonni stanno cambiando, il loro atteggiamento si è modificato e il loro posto in una società in continua trasformazione è molto più importante di quanto lo fosse qualche decennio fa.
Un esempio è sotto gli occhi di tutti: è aumentato il numero di mamme con
bimbi piccoli che lavorano e la maggior parte di loro si rivolge
ai nonni per avere una mano. È un fenomeno in netto contrasto con
la sempre più accentuata parcellizzazione delle famiglie d'oggi. D'altronde
molti nonni sono superimpegnati e non riescono a seguire i nipoti come i
genitori avevano fatto con i loro figli. Questi e altri cambiamenti indicano che
è giunto il momento di dare uno sguardo sia
alle situazioni che regalano gioia ai nonni, sia a quelle che richiedono
determinate abilità, per scoprire come un nonno moderno deve destreggiarsi in
ogni occasione.
Ultimamente sono apparsi specifici corsi che insegnano a fare i nonni, ma non preoccupatevi: non è il caso di questo libro, che piuttosto intende offrire alcuni suggerimenti su come godere le gioie dell'essere nonni senza cadere nella trappola del ruolo.
Non si tratta della verità scientifica elaborata da illustri accademici,
ma delle opinioni e delle esperienze vissute dai veri esperti: nonne e
nonni dei nostri giorni che hanno accettato di rispondere alle nostre
domande. Molti di loro hanno anche messo per iscritto le proprie esperienze e ne
abbiamo discusso insieme. Attenzione, però: abbiamo anche interpellato 50
ragazzi, che hanno parlato dei loro rapporti con i
nonni. In questo modo il libro include anche un piccolo saggio sul punto di
vista della 'controparte'.
Ogni libro è legato per una certa parte al vissuto dell'autore, e questo
non fa eccezione. Come padre di tre figli e nonno di sette nipoti, quattro dei
quali vivono all'estero, non potevo non attingere alle mie esperienze. Alcune di
queste si sono tradotte in riflessioni personali, altre
(per fortuna, forse) saranno riconosciute solo dai membri della mia famiglia.
Il libro è strutturato in capitoli in base alle tematiche trattate, ma non è affatto necessario leggerli in sequenza: si può dare un'occhiata a ognuno nell'ordine che si vuole. Per dirla in parole povere, il rapporto con i nipoti può essere meraviglioso e qualche piccolissima accortezza può aiutare a renderlo tale. Godetevi felicemente l'essere nonni! | << | < | > | >> |Pagina 7È nato: siete nonni!
«Quando il tuo nipotino afferra per la prima volta il tuo dito con la sua
piccola mano, ne diventi dipendente.»
Che gioia, comincia l'avventura Alla fine la telefonata è arrivata. Vi hanno comunicato la splendida notizia: finalmente siete diventati nonni. Avete aspettato — per quanti anni? — pazientemente e siete stati bravi. Non avete mai fatto il minimo accenno, non avete mai raccontato di quanto fossero contenti i vostri amici con i loro nipotini, non avete mai voluto sapere esplicitamente che cosa pensassero di fare a riguardo e non vi siete mai lamentati con gli amici di quanto vostro figlio e sua moglie temporeggiassero. Finalmente tutte quelle scene di bambini che vi girano intorno, che vi chiedono di essere coccolati o sollevati per aria, quelle che tante volte vi eravate immaginati, diverranno reali. La gioiosità contagiosa tipica dei bambini riempirà di nuovo la casa: potete riguardare, con un pizzico di malinconia, le foto dei vostri figli quando erano piccoli, rispolverare i vecchi giocattoli riposti in cantina, recuperare i libri di favole che leggevate loro. Potete, anzi dovete, raccontare a tutti i vostri amici il lieto evento e, perché no, organizzare una festa! È meraviglioso! Congratulazioni! | << | < | > | >> |Pagina 67Parole, parole, parole...«Io volio bene al mio nono.» «Mio papà compra il giornale alla ridicola.» «La torta era una vera raffineria.» Osservare i propri nipotini mentre imparano a parlare è veramente un gran piacere. E il linguaggio è veramente un elemento fondamentale, una qualità indispensabile per riuscire bene a scuola e nella vita. Sono molti i modi in cui i nonni possono aiutare i nipoti a migliorare il loro linguaggio.
Parlare con loro il più possibile, leggere loro molti libri, scrivere delle
lettere: ecco come aiutare i nipoti a parlare bene e a evitare i classici
errori di linguaggio che affliggono tutti gli studenti. Mi sembra utile
suggerire qui di seguito alcuni dei modi migliori per aiutare i nipoti a
parlare bene.
Le filastrocche I nipoti, soprattutto quando sono piccoli, adorano quelle filastrocche per bambini che magari avete dimenticato. Ben presto i piccoli cominciano a imparare a memoria le parole delle filastrocca e sono ben felici di giocare a dire per primi le parole che voi dimenticate oppure tralasciate apposta. E se inserite una parola sbagliata, sono tutti contenti di potervi correggere!
Giocare con le filastrocche, inoltre, anche quando i bambini sono molto
piccoli, è di grande aiuto per imparare a leggere. Un libro di filastrocche,
quindi, è sempre un buon investimento. Probabilmente non
avrete più quello che avete usato per i vostri figli, perciò compratene
uno nuovo, magari con bei disegni e figure capaci di attirare l'attenzione della
piccola Chiara. Voi stessi, ben presto, sarete capaci di ripetere a memoria le
filastrocche, anche quando il libro non è a portata
di mano, magari durante un viaggio o una vacanza.
Le storie inventate Quando i nipoti diventano più grandi ecco che la situazione cambia: «Nonno, mi racconti una storia?» I nonni, infatti, hanno tutto il tempo che serve per raccontare quelle storie che i bambini adorano. I piccoli, inoltre, ricordano le storie che raccontate loro e, di solito, apprezzano molto quelle più vecchie.
Un nonno ha scritto: «Se c'è una cosa che mi piace particolarmente è
raccontare delle storie ai miei nipoti prima che si addormentino. È speciale
creare qualcosa di unico per i bambini (e per tutta la famiglia). E
allo stesso modo mi piace costruire case per le bambole e castelli di sabbia...»
Coinvolgere i bambini Fate del vostro meglio nel raccontare le storie ai nipoti e vi assicurerete questo piacere per anni. Sapete costruire delle storie su una figura inventata che appare e riappare nei vostri racconti? Se è così, meglio ancora. Molti nonni, infatti, utilizzano la loro fantasia per creare storie che appassionano i nipoti. Altri amano variare le storie che raccontano chiedendo che siano i bambini stessi a contribuire con la loro immaginazione. In questo modo, per esempio: «Un giorno Bubbolo il rospo decise di fare un giro a bordo del suo magico... magico cosa, Chiara?». «Il suo magico...formaggio, nonno!» «Bene, saltò sul suo formaggio magico, disse la parola magica e si levò in cielo, così lontano che vide... che cosa, Chiara?» Questo metodo consente alla vostra nipotina di esercitare la sua fantasia e le dà la sensazione di essere lei a 'scrivere' la storia. Così si insegna a scrivere in maniera creativa. Incoraggiate i vostri nipoti a giocare con le parole e le storie: chi lo sa, potreste favorire la crescita della J.K. Rowlings del futuro.
Se, però, inventare storie non è nelle vostre corde, allora leggetene una
che trovate nei libri, magari scelta proprio dalla piccola Chiara: è la
cosa migliore. Ma non vi venga in mente di saltare qualche pagina o
dei paragrafi, oppure di riprendere da un punto diverso da quello a cui
eravate arrivati la sera precedente. Si tratta di sotterfugi che qualsiasi
bambina di 4 anni scopre immediatamente perché già dopo aver ascoltato solo una
volta la storia, conoscerà ogni parola e ogni frase.
Perciò non potrete permettervi di saltare nulla.
Le storie di famiglia Quando sono un poco più grandi, i bambini amano conoscere delle storie di quando erano piccoli i loro papà e le loro mamme. «Nonno, mi racconti di quella volta quando la mamma è caduta nel laghetto?» Oppure: «Mi dici di quella volta in cui il papà si è perso nel supermercato?» Non c'è niente di meglio di una storia che racconti le sfortune dei loro genitori per interessare i bambini. Un altro aspetto particolare del raccontare storie della propria famiglia è la possibilità di trasferire alle nuove generazioni dei frammenti di memoria di eventi che magari solo voi ricordate. In questo modo si contribuisce a creare una vera e propria 'officina' di cultura familiare, che i bambini non solo ascoltano con piacere, ma archiviano nella loro memoria, come avete fatto voi ai vostri tempi. I genitori, solitamente, non hanno molto tempo per raccontare queste storie ai figli: sono spesso i nonni ad assumersi questo compito, aprendo un vero e proprio scrigno di racconti che rendono felici i bambini.
I piccoli, poi sono interessati a ogni tipo di storia che riguarda i membri
della propria famiglia, sia del presente, sia del passato. E più le storie sono
'imbarazzanti' per i protagonisti, meglio è. Non dimenticate
poi di raccontare quello che avete combinato voi... «Davvero, nonno,
hai fatto il bagno in mare nudo... hai rubato delle mele... sei scappato da
scuola. Cavolo, mi sarebbe piaciuto conoscerti prima!»
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