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| << | < | > | >> |Pagina 1 [ libro inizio ]PARTE PRIMA: IL DIFENSOREIn quell'incubo, era privo di corpo: spaventato, vagava senza posa nella vacua oscurità circostante, perseguitato da cose che non avevano forma, che non emettevano suoni, che non possedevano una mente, ma solo una mostruosa voracità nei suoi confronti. Tentò di allontanarsi, ma non aveva arti per farlo, né una sua volontà o un appiglio cui aggrapparsi. La sveglia trillò. Si destò da solo, coperto di sudore gelido, tremante, annaspando alla ricerca di Jayna fino a che ricordò che se n'era andata. Rimanendo steso in quel letto terribilmente vuoto, tentò di comprendere il sogno che aveva fatto: doveva essere stato causato dalle condizioni in cui si trovava ora che era rimasto senza di lei... svuotato, impotente, ancora sconcertato. Sforzandosi di non odiarla, la rivide con l'occhio della mente, nuda e seducente, mentre scivolava giù per una spiaggia corallina verso un punto in cui la risacca fosse più violenta, con Crowler che la seguiva ansando. Ancora intontito, arrestò la suoneria della sveglia e cercò pensieri meno dolorosi: la conferenza da tenere alle dieci, la riunione del comitato per i curriculum, il seminario avanzato, la concessione, ancora in sospeso, per svolgere ricerche sulla micromemoria a più livelli, ed infine il salto a La Jolla per controllare il software Biowand di Tomislav.
Avvertì il morso della fame, ma non faceva più
colazione, adesso, non da quando lei se n'era andata; mentre
si vestiva, sentendo la mancanza delle manifestazioni di
disapprovazione di Jayna per la discordanza di tinte fra
camicia e cravatta, accese la televisione per ascoltare il
notiziario del mattino: carestie, disordini, terrorismo....
il mondo sembrava essersi adeguato al suo stato d'animo
selvaggio, e non c'era gioia in nessun luogo.
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