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| << | < | > | >> |Pagina 1 [ libro inizio ]L'arcigno sergente di guardia all'ingresso se la trovò davanti che lo guardava con occhioni timidi e supplichevoli, di là dell'alta cancellata d'acciaio. Era una bimbetta patita, con un abituccio giallo da quattro soldi e i piedi nudi sull'asfalto bollente, e l'uomo, sulle prime, credette che volesse mendicare qualcosa da mangiare.- Per piacere, signore - domandò la bambina, - questo è l'Osservatorio Starmont? - Era ansante e impaurita. - Potrei vedere il direttore? Il dottor Clay Forester? - Aveva gli occhi lucidi. - Vi prego, signore! Si tratta di una cosa della massima importanza! Il sergente non smise il cipiglio mentre la osservava, chiedendosi come avesse fatto ad arrivare fin li. Dimostrava circa nove anni, e la fronte troppo grossa, il viso sottile, parevano indicare fame e stenti. Aveva capelli neri, corti e lisci, ben pettinati. Il sergente scosse la testa con disapprovazione: era ancora troppo piccola per lasciarla venire li da sola. Si, il tono della sua voce tremava per l'urgenza, ma i monelli di strada non potevano avere libero accesso nell'ufficio del dottor Forester. - Non posso lasciarti entrare senza lasciapassare. - Il tono severo della voce impaurí la bambina, e il sergente cercò di sorridere. - Starmont è zona militarizzata, capisci? - spiegò con tono meno burbero, vedendo il suo sguardo preoccupato. - Come ti chiami, piccola? - Jane - rispose lei, con voce chiara e ferma. - E devo proprio vederlo.
- Jane e basta?
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