Copertina
Autore Paolo Albani
Titolo Dizionario degli Istituti Anomali nel Mondo
EdizioneQuodlibet, Macerata, 2009, Compagnia Extra 9 , pag. 288, ill., cop.fle., dim. 12x19x2 cm , Isbn 978-88-7462-262-7
LettoreCorrado Leonardo, 2009
Classe scienze improbabili , umorismo , esoterismo
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Indice


    Accademie

  9 Accademia Entomologica (ACE)
 11 Accademia degli Informi (ACI)
 16 Accademia di Lagado (ACL)
 24 Accademia per la Produzine di pensiero immaginativo
 24 Accademia della Stupidità (Acs)
 26 Accademia Superiore di Aggiornamento sulla Manipolazione dei Bilanci


    Agenzie

 27 Agenzia Assicurativa per malati
 27 Agenzia di Avventure Romanzesche (AGAR)
 29 Agenzia per la cosmoterapia (AGC)
 29 Agenzia Generale del Suicidio (AGGS)
 31 Agenzia Preoccupazioni e Affini (AGPA)
 32 Agenzia di Pubblicità Contrex and Italco and
    Complen-Complen International (AGPCICCI)


    Associazioni

 33 Associazione degli antintellettuali rivoluzionari (ASAR)
 34 Associazione di Burloni e altri Umoristi del Nord America (ASBAUNA)
 34 Associazione di Burloni Indù (ASBI)
 35 Associazione Difesa dell'Abbaio (ASDA)
 37 Associazione del Fango Superiore
 37 Associazione Francese per lo Studio e la Sperimentazione
    delle Burle e degli Scherzi (ASFSSBS)
 40 Associazione tra quelli che non han voglia di far niente (ASQNHVFN)
 41 Associazione per il recupero dell'Intelligenza in Declino
 41 Associazione per la Ricerca e la Spiegazione (ASRS)
 43 Associazione degli Scrittori, Attori, Artisti e Musicisti
    irlandesi (ASSAAMI)


    Camere

 47 Camera di Scrittura per Inoperosi (CASI)


    Centri

 49 Centro Badness «Fiore di Cardo»
 49 Centro per la diffusione delle cognizioni inutili (CEDCI)
 52 Centro di Fraternità Cosmica (CEFC)
 53 Centro per la Materializzazione dei Sogni
 53 Centro Studi Patologie Inapparenti (CESPI)


    Circoli

 63 Circolo dei Fantasiosi (CIF)


    Club

 67 Club dell'Altroieri (CLA)
 68 Club degli idioti (CLI)
 68 Club del Libro Myles na Gopaleen
 68 Club dei Mestieri Stravaganti (CLMS)
 71 Club dei Nemici del Sabato
 71 Club Non Terribilmente Buono (CLNTB)
 72 Club dei parenticidi (CLP)
 73 Club dei suicidi (CLS)


    Collegi

 75 Collegio Americano della Salute (COAS)
 77 Collegio di 'Patafisica (COP)


    Compagnie

 81 Compagnia Editoriale del Bolland Moderno d'Italia (COMPEBMI)
 81 Compagnia della Penna elettrica anti-falsificazioni


    Ditte

 83 Ditta Lalande (DL)
 87 Ditta dei Ritratti (DR)


    Enti

 93 Ente Autonomo Animali Sfaccendati
 93 Ente autonomo Sfaccendati e Sfaccendate (EASS)
 94 Ente Pedone
 94 Ente Statale di Favoreggiamento


    Facoltà

 95 Facoltà di Iposofia (FAI)
 97 Facoltà di Irrilevanza comparata (FAIC)
 99 Facoltà di Scienze Inutili (FASI)


    Fondazioni

105 Fondazione Benefattrice della Umanità
105 Fondazione Joseph Crabtree (FOJC)
106 Fondazione Koch (FOK)
108 Fondazione di Medicina Elettronica (FOME)
111 Fondazione per la Ricerca Dianetica (FORD)
115 Fondazione per la Ricerca sulla Gravità (FORG)
116 Fondazione Wilhelm Reich


    Istituti

117 Istituto dell'Aeropatatina (IA)
118 Istituto di Anomalistica e delle Singolarità (IAS)
124 Istituto per l'Armonioso Sviluppo Umano (IASU)
126 Istituto Benjamenta (IB)
127 Istituto dei Bronzi Comparati
127 Istituto di Demenza Volontaria (IDV)
128 Istituto Francese delle Burle e degli Scherzi
128 Istituto dei Frenastenici
128 Istituto Gesundheit! (IG)
129 Isituto Gurdjieff
129 Istituto Internazionale di Ricerche e Esplorazione sui
    Folli Letterari (IIREFL)
132 Istituto Internazionale per la Conservazione e
    il Perfezionamento dei Pesi e delle Misure (IICPPM)
135 Istituto Nazionale delle Malversazioni (INM)
138 Istituto nazionale per i sondaggi d'opinione (INSO)
139 Istituto Orgone (IO)
143 Istituto Pierre Menard (IPM)
144 Istituto di Protesi Letteraria (IPL)
146 Istituto Reale di Archeologia Myles na Gopaleen (IRAMNG)
149 Istituto per la Ricerca Orgonomica sull'Infanzia
149 Istituto Scientifico per il Regresso Umano (ISRU)
150 Istituto di Semantica Generale (ISG)
152 Istituto Sinuotermico (IS)
153 Istituto Spectro-Chromo (ISC)
155 Istituto Studi Immaginativi Gratuiti (ISIG)


    Laboratori

159 Laboratorio di animalologia comparata (LAAC)


    Leghe

161 Lega Cristiana per la ricerca medica
161 Lega per i diritti dei Vegetali
161 Lega per l'eutanasia inavvertita (LEEI)


    Musei

165 Museo degli Avanzi (MA)
166 Museo di Banvard (MB)
169 Museo dei Giochi Floreali
169 Museo Retrospettivo dell'Omicidio
169 Museo della Tecnologia del Giurassico (MTG)


    Opifici

175 Opificio di Letteratura Potenziale (OLP)
179 Opificio del Romanzo (OR)
180 Ouvroir de Littérature Potentielle


    Partiti

181 Partito conservatore e comunista in Italia (PCCI)
187 Partito di Fatto
187 Eleganza Democratica
187 Forse Italia?
187 Partito groucho-marxista d'Italia (PGMI)
188 N'Uovo
188 Partito Opportunista Italiano
188 Partito Personale Italiano (PPI)
190 Partito Politico Provvisorio
190 Partito del progresso moderato nei limiti della legge (PPMLL)
193 Partito del Tubo (PT)


    Sanatori

197 Sanatorio Naturopatico Lindlahr (SANL)
199 Sanatorio di Rieducazione (SAR)


    Scuole

201 Scuola per l'educazione alla vista (SCEV)
204 Scuola elementare per diventare malati di mente (SCEDMM)
211 Scuole dell'Irragionevolezza (SCI)
216 Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Regressiva
216 Scuola superiore di Armonica a bocca (SCSAB)


    Società

217 Società per la creazione e lo sviluppo della colonia libera
    Fraternitas (SOCSCLF)
219 Società del Credito Diretto
219 Società per la Difesa del Pedone (SODP)
222 Società per la Diffusione della Lingua Universale Solresol (SODLUS)
226 Società Forteana (SOF)
229 Società Internazionale di Metapsichica Applicata (SOIMA)
231 Società Internazionale di Semantica Generale
231 Società Nazionale per la vuotatura pneumatica
231 Società Nimbologica di Tokio
232 Società Nimbologica Reale (SONR)
238 Società Nimbologica Sammarinese
238 Società degli Onironauti (SOO)
241 Società Perpendicolare (SOP)
243 Società per il progresso e perfezionamento della lingua (SOPPL)
247 Società per la Resurrezione dei Morti (SORM)
248 Società delle Scarpe dei Morti (SOSM)
248 Società Shandy (SOS)
250 Società per la Soppressione delle Conoscenze Inutili e
    per la Più Completa Cancellazione del Passato


    Tribunali

251 Tribunale dei Lutti di Famiglia (TLF)
256 Tribunale Penale Volontario


    Università

257 Università di Lawsonomia (UL)
261 Università di Muri (UM)
262 Università dell'Omicidio (UO)


267 Bibliografia
271 Sigle
275 Indice dei nomi

 

 

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Pagina 49

Diffusione delle cognizioni inutili, Centro per la (CEDCI) Centro che si occupa di problemi filosofici. Commissario interino del CEDCI è il professore Caccavone, uomo fecondissimo che ogni anno pubblica un libro e genera un figlio. Caccavone, che si autodefinisce «metasofo» (per lui la Metasofia è sinonimo di filosofia), pretende di aver superato le più moderne filosofie. Muovendo dalla contestazione dei risultati di un filosofo siciliano che ha operato una riduzione estrema dell'antica e nuova metafisica dimostrando la famosa equazione Essere = Pensiero, Caccavone gli contrappone la sua identità che vede l'Essere uguale al Nulla. Il Pensiero al quale si vuol ridurre tutto l'Essere non esiste, è puro fantasma o semplice convenzione. Il ciclo eroico della filosofia moderna è compiuto. Il vero sinonimo, o meglio omonimo, dell'Essere è il Nulla. Noi non esistiamo, afferma Caccavone, il pensiero non esiste, dunque nulla esiste. Questa è la Metafisica radicale o, se volete, usando un nome greco, l'Oudenismo, scienza sintetizzabile nell'assioma anticartesiano: «Non penso, dunque non sono». Il tempo fa diventare via via erroneo, cattivo e brutto ciò che a un dato momento sembra giusto, buono e bello. Gli errori di oggi sono le verità di ieri; il bene di oggi sarà il male di domani. Se tutto, passando al vaglio della durata, diventa male, errore, bruttezza, vuol dire che non c'è mai, in realtà, né il vero bene, né la vera verità, né la vera bellezza. Di conseguenza i giudizi di valore non hanno più senso. Si torna al profondo motto del Veglio della Montagna: «Nulla è vero, tutto è permesso».

Se uno ammette la propria esistenza e perciò quella degli altri e dell'universo bisogna che ammetta per forza l'esistenza dell'essere supremo, dell'eterno autore del tutto. Ma Dio è morto e l'hanno ucciso i filosofi in modo definitivo. Cosa vuol dire esistere? Durare ed esser coscienti. Ma a ogni istante la nostra persona, fisica e morale, cambia, passa, si trasforma. E siamo davvero consapevoli di noi stessi? Mai, in nessuna maniera. Appena mi propongo di osservare il mio stato di coscienza attuale vi aggiungo, per il fatto stesso che vi rivolgo l'attenzione, qualcosa che prima non c'era, vale a dire lo deformo, lo trasformo in uno stato del tutto diverso, e quello che era presente diventa istantaneamente passato, cioè morto, inafferrabile, inconoscibile. Quanto ai miei stati futuri non sono ancora, cioè non esistono né si può tenerne conto. Lo stato presente, dunque, sfugge e muore appena si tenta di fermarlo; lo stato futuro non è ancora apparso ed è perciò inapprensibile. La conclusione è che noi non siamo mai, neppure per un minuto, veramente coscienti del contenuto del nostro preteso e ipotetico pensiero. E non abbiamo, com'è chiaro, nessun diritto di dedurre da fenomeni irrimediabilmente ignoti e inconoscibili la nostra esistenza. Ciò che indefinitamente e vertiginosamente muta non ha consistenza né realtà, è passaggio perpetuo, e non sostanza.

Fra le numerose cariche ricoperte dal professor Caccavone ci sono quelle di docente di Storia degli Errori Umani alla Scuola di Pompei e di Logologia comparata alla Scuola di Boscoreale; direttore dell'Istituto dei Frenastenici (la frenastenia è ogni insufficienza originaria di sviluppo mentale) ad Angri; presidente della Lega per i diritti dei Vegetali; membro di una Commissione internazionale per la estirpazione del senso comune, considerato dannoso per la Metasofia; vicepresidente della società protettrice degli eresiarchi (capi o fondatori di movimenti eretici); soprintendente dell'Enciclopedia Intersecolare; cassiere della Società nazionale per la vuotatura pneumatica; preside del consiglio regionale per la repressione dei moti tellurici; direttore di un ebdomadario di politica metempirica e di un bollettino per l'esplorazione dell'Atlantide.

(--> SOPPRESSIONE DELLE CONOSCENZE INUTILI E PER LA PIÙ COMPLETA CANCELLAZIONE DEL PASSATO, SOCIETÀ PER LA)

Fonte: Giovanni Papini, Gog, Giunti, Firenze 1995, pp. 176-181.

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Pagina 99

Scienze Inutili, Facoltà di (FASI) Istituzione nata a Barcellona (Spagna) negli anni ottanta da una conversazione tra Rafael León e Josep M. Albaigès, quando il primo suggerisce al secondo che, date le loro affinità, devono fondare una FASI. Al principio la discussione si appunta sulla definizione dell' inutile, concetto artistico e letterario con un'ampia tradizione, ma quasi sempre considerato una ribelle opposizione all' utile. Al pari dei membri dell'OuLiPo (Ouvroir de Littérature Potentielle, in italiano —> Opificio di Letteratura Potenziale ) che si autodefiniscono «topi che costruiscono da sé il labirinto da cui si propongono di uscire», León e Albaigès cercano prima di tutto di costruire la gabbia dalla quale poter fuggire. Una tradizione metodologica si offre loro: quella scientifica. In accordo a essa vengono definite una serie di strutture cognitive e organizzative, operazione il cui principale risultato è la creazione di varie cattedre. Nel giugno del 1987 vede la luce il primo esemplare dell'organo della Facoltà, la rivista BOFCI («Bulitón Oficial de la Facultad de Ciencias Inútiles») dove si precisano le cattedre, i loro contenuti e i rispettivi titolari. L'apparizione del bollettino non è sempre regolare, poiché i suoi redattori si occupano di cose più utili che collaborare alla FASI.

Ecco alcune delle cattedre della FASI:

GIACULATORIOLOGIA
Frasi brevi e dirompenti. Suddivisa nei seminari di «Eugiaculatoriologia» (complimenti) e «Cacogiaculatoriologia» (parolacce).

OROLOGI SOLARI E LUNARI
Sistemi di misurazione del tempo basati sul movimento degli astri. Include il Seminario di «Lemmatica» (lemmi e iscrizioni nei quadranti solari).

FABBRICAZIONE MANUALE DI CARTA
Scienza papirologica anteriore alla rivoluzione industriale. Sviluppo presente sul piano artigianale.

CROMOBROMATOLOGIA
Studio degli alimenti a partire dai loro colori interni e esterni. Menu cromatici.

PLEONASMISMO
Studio delle verità lapalissiane («perogrulladas»). Seminario sulla Biografia di Pero Grullo (nome di un personaggio forse inesistente apparso la prima volta nel 1549).

ZOOLOGIA FANTASTICA
Animali inesistenti. Bestiari, leggende, immaginazione. Seminario di «Paleozoologia fantastica», «Futurozoologia», «Simbologia zoologica e zoolatrica», «Criptozoologia», «Tolkienologia».

COMPLIMENTOLOGIA
Felicitazioni, congratulazioni e altre arguzie festive. Seminario di «Propinalogia».

INGEGNERIA SPECULATIVA
Opere civili inutili (ponti isoritornanti, ovvero che ritornano sempre allo stesso punto di partenza, porti per isole deserte, ecc.).

CRAVATTOLOGIA
Tipo, storia, forma del nodo della cravatta. La cravatta a vespa gigante.

LETTERATURA POTENZIALE (LEPO)
Esperimenti letterari al limite (surrealisti, futuristi, OuLiPo). Seminario di «Palindromologia», sede del CPI/IPC (Club Palindromico Internazionale / International Palindrome Club), editore della rivista internazionale SEMAGAMES, dedicata alla raccolta e alla diffusione del palindromo.

ANTROPONIMIA E TERATONIMIA
Studio dei nomi di persone e animali. Compilazione del Dizionario Universale Onomastico.

MATEMATICHE RICREATIVE
Studio della matematica non applicabile alla Fisica né a nessun'altra scienza. Cattedra assistita dal CARROLLSIG [«Special Interest Group»] di «Mensa España» e dalla sua rivista CARROLLIA.

CITTÀ INUTILI
Studio delle città che non hanno cambiato la storia dell'umanità. Cattedra collegata a quella di «Pleonasmismo».

[...]

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Pagina 175

Letteratura Potenziale, Opificio di (0LP) Traduzione italiana di Ouvroir de Littérature Potentielle (in francese ouvroir designa propriamente il laboratorio di cucito in un convento di monache o in un istituto di beneficenza). L'OuLiPo è una singolare consorteria di letterati, dediti a escogitare bizzarre invenzioni partendo da regole formali severamente costrittive, improntate a uno spiccato gusto matematizzante. Storicamente il gruppo – «una specie di società segreta» (Italo Calvino) — composto di letterati con la passione della matematica e di matematici con la passione della letteratura, è fondato nel 1960 a Parigi, un giovedì, 24 novembre, nella cantina del ristorante Le Vrai Gascon, da François Le Lionnais e Raymond Queneau, e nasce nell'ambito di una delle numerose Sottocommissioni di Lavoro del —> Collegio di 'Patafisica. Fra i membri del gruppo vi sono Marcel Duchamp, Noël Arnaud, specialista di Alfred Jarry e Boris Vian , André Blavier, autore di un bellissimo libro sui fous littéraires, Italo Calvino , Harry Mathews , Georges Perec , Jacques Roubaud.

Il carattere «potenziale» della letteratura praticata dall'OuLiPo risiede nel fatto che si tratta di una letteratura ancora inesistente, ancora da farsi, da scoprire in opere già esistenti o da inventare attraverso l'uso di nuove procedure linguistiche, una letteratura mossa dall'idea che la creatività, la fantasia trovano uno stimolo nel rispetto di regole, di vincoli, di costrizioni (contraintes), esplicite o non, come ad esempio quella di scrivere un testo senza mai usare una determinata lettera (lipogramma). La costrizione è strumento creativo, che amplifica le possibilità di raggiungere soluzioni originali, bizzarre: l'essere «costretti» a seguire certe regole induce uno sforzo di fantasia; la costrizione non restringe l'orizzonte delle strategie narrative dello scrittore, al contrario ne allarga le «potenzialità visionarie», paradossalmente è «un inno alla libertà d'invenzione», capace, come «il meccanismo più artificiale», «di risvegliare in noi i demoni poetici più inaspettati e più segreti» (Italo Calvino).

In una conferenza del 1964 sull'OuLiPo, Queneau sottolinea prima di tutto che cosa non è l'Opificio:

1) Non è un movimento o una scuola letteraria. Noi ci poniamo al di qua del valore estetico, il che non significa che lo disprezziamo.

2) Non è neppure un seminario scientifico, un gruppo di lavoro «serio» tra virgolette, benché ne facciano parte un professore della Facoltà di lettere e uno della Facoltà di scienze. Perciò sottoporrò i nostri lavori al gentile pubblico in tutta modestia.

Infine: 3) Non si tratta di letteratura sperimentale o aleatoria (sul tipo, per esempio, di quella praticata dal gruppo di Max Bense a Stoccarda). [Queneau allude al saggista e poeta tedesco Max Bense (1910-1999), di formazione scientifica, che ha introdotto criteri propri delle scienze esatte nell'ambito dell'estetica e della teoria letteraria; autore di "Estetica" (1954-1960) e "Teoria testuale della poesia" (1962) e di un testo poetico intitolato "I divertimenti esatti", Bense ha influenzato la letteratura sperimentale degli anni '50 e '60; ha scritto degli «aforismi ultrakafkiani» ottenuti programmando un computer con una scelta statisticamente significative di parole e frasi tratte dall'opera di Kafka, n.d.r.]

Poi aggiunge:

Adesso dirò che cos'è, o meglio che cosa crede di essere l'OuLiPo. Le nostre ricerche sono:

1) Ingenue: uso la parola ingenuo nel suo senso peri-matematico, come ci dice la teoria ingenua degli insiemi. Procediamo senza troppo sottilizzare. Cerchiamo di dimostrare il movimento camminando.

2) Artigianali, ma questo non è fondamentale. Ci dispiace di non poter disporre di macchine: lamento continuo nel corso delle nostre riunioni.

3) Divertenti: almeno per noi. Certuni le trovano di una «sordida noia», ma questo non dovrebbe spaventarvi perché non siete qui per divertirvi.

Insisterò tuttavia sul qualificativo «divertente». È certo che alcuni nostri lavori possono sembrare dei semplici scherzi o semplici «jeux d'esprit», analoghi a certi «giochi di società».

Lo scopo dei lavori dell'OuLiPo, per dirla sempre con Queneau, è quello di «proporre agli scrittori nuove "strutture", di natura matematica, oppure inventare nuovi procedimenti artificiali o meccanici, contribuendo all'attività letteraria: supporti dell'ispirazione, per così dire, oppure, in un certo senso, un aiuto alla creatività». Gli scrittori oulipiani sono dei «topi che costruiscono da sé il labirinto da cui si propongono di uscire». Quale labirinto? Quello delle parole, dei suoni, delle frasi, dei paragrafi, dei capitoli, dei libri, delle biblioteche, della prosa, della poesia. Come scrive Le Lionnais nei due Manifesti (1973) di letteratura potenziale, l'OuLiPo si propone di intraprendere un lavoro, sistematico e scientifico, sull'efficacia e la vitalità delle strutture letterarie e artistiche artificiali. Nelle ricerche dell'Opificio si possono distinguere due tendenze principali: una analitica che si applica a opere del passato per cercarvi possibilità spesso insospettate dagli autori e una sintetica rivolta ad aprire nuove vie, ignote agli scrittori precedenti, grazie all'aiuto di tecniche matematiche ed esplorando tutti gli aspetti formali della letteratura: costrizioni, programmi alfabetici, consonantici, vocalici, sillabici, fonetici, prosodici, rimici, ritmici e numerici.

A fianco dell'OuLiPo sono nati, fra gli altri, l'OuLiPoPo (Ouvroir de Littérature Policière Potentielle), l'OuCuiPo (Ouvroir de Cuisine Potentielle), l'OuPeinPo (Ouvroir de Peinture Potentielle), l'OuMuPo (Ouvroir de Musique Potentielle) e l'OuCinéPo (Ouvroir de Cinéma Potentiel). Senza disdegnare opere di teatro e di altri generi espressivi, l'OuLiPo opera anche nel campo informatico attraverso l'ALAMO (Atelier de Littérature Assistée par la Mathématique et les Ordinateurs). Omologo del gruppo francese, nasce nel novembre 1990 a Capri l' OpLePo (Opificio di Letteratura Potenziale).

(—> INFORMI, ACCADEMIA DEGLI; SCIENZE INUTILI, FACOLTÀ DI; PROTESI LETTERARIA, ISTITUTO DI)

Fonte: Oulipo, La littérature potentielle, Gallimard, Paris, 1973; Oplepo, La Biblioteca Oplepiana, Zanichelli, Bologna 2006.

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Pagina 201

Educazione alla vista, Scuola per l' (SCEV) Traduzione italiana di School of Eye Education. Fondata a Los Angeles da Margaret D. Corbett (1890-1960) per diffondere il «sistema Bates» per la cura della vista. Il segreto del miglioramento della vista risiede, secondo il medico statunitense William Horatio Bates (1860-1931), di cui la Corbett fu assistente per molti anni, nel rilassamento dell'occhio e della mente. Questa elementare verità è alla base del sistema ideato da Bates, autore di Cure of Imperfect Eyesight by Treatment Without Glasses (1920). La causa di ogni errore di messa a fuoco delle immagini sulla retina in funzione della distanza del punto da osservare è, per Bates, dovuta semplicemente alla tensione nervosa, ovvero a un'«anormale condizione della mente». In una frazione di secondo il più alto grado di errore di rifrazione può essere corretto, uno strabismo o la cecità dell'ambliopia (diminuzione dell'acutezza visiva con mantenimento del bulbo oculare intatto) possono sparire grazie a una particolare tecnica di rilassamento («central fixation») che consiste nel guardare al centro dello spettro visivo. Se il rilassamento è momentaneo, anche la correzione risulterà momentanea. Se invece diventa permanente, allora anche la correzione sarà permanente. Per vincere la tensione nervosa non servono le lenti. Secondo l'opinione di Bates le lenti sono soltanto le stampelle degli occhi e vanno gettate via. Per ottenere la «central fixation», ovvero per imparare a vedere senza tensione nervosa, il dottor Bates propone questi esercizi: con il primo, detto «palming», il paziente è invitato a mettersi le palme di entrambe le mani sugli occhi, senza premere o stropicciarsi, e cercare di pensare a un «perfetto nero». Quando il paziente sarà in grado di vedere una pura oscurità, la sua vista avrà un immediato miglioramento. «Più piccola l'area di nero che una persona è capace di ricordare» afferma Bates «più grande è il livello di rilassamento richiesto»; il secondo esercizio, «the shift and the swing», consiste nello spostare (shift) gli occhi avanti e indietro in modo da creare l'illusione che un oggetto stia oscillando (swing) da una parte all'altra.

In Gran Bretagna lo scrittore Aldous Leonard Huxley (1894-1963), colpito fin da giovane da una grave diminuzione della vista, provò il metodo Bates (fu un paziente di Margaret D. Corbett, fondatrice della SCEV) e dichiarò di averne tratto un grande beneficio. In realtà, come risulta da questa testimonianza di un cronista presente a un banchetto tenutosi a Hollywood, ci sono dei dubbi sui miglioramenti dell'opacità delle cornee di Huxley:

Quando [Huxley] si alzò per fare il discorso non indossava gli occhiali, e non aveva evidentemente nessuna difficoltà a leggere il foglio che aveva disposto sul leggio. Gli esercizi gli avevano restituito sul serio una visione normale? Io, insieme a milleduecento altri ospiti, lo guardammo stupiti, mentre parlava con gran disinvoltura... Poi all'improvviso si bloccò e la verità venne a galla. Non stava leggendo il discorso, lo aveva imparato a memoria. E per ricordarlo, avvicinava sempre più i fogli agli occhi. Quando questi furono a distanza di un pollice o anche meno e ancora non riusciva a leggere, dovette cercare in tasca una lente d'ingrandimento. Fu un episodio tristissimo...

Nel 1942 Huxley scrisse un libro intitolato The Art of Seeing, dove riassume le teorie di Bates e aggiunge ulteriori forme terapeutiche quali i giochi di prestigio, i dadi e il domino. La pratica più interessante consigliata da Huxley è quella chiamata «scrittura col naso». Bisogna immaginare che il naso sia un'estensione di circa otto pollici, come nella poesia di Edward Lear «The Dong with a Luminous Nose (Dong dal naso luminoso)». Si chiudono quindi gli occhi e si pensa al naso come se fosse una matita. Muovendo la testa, si scrivono delle cose nell'aria. «Una breve scrittura col naso, seguita da qualche minuto di esercizio con i palmi delle mani... avrà l'effetto di migliorare temporaneamente ma percettibilmente i difetti visivi» scrive Huxley. Se si prosegue, la correzione diventerà gradualmente permanente.

Fonte: Martin Gardner, Nel nome della scienza, Transeuropa, Ancona 1998, pp. 200-209.

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Pagina 238

Onironauti, Società degli (SOO) Laboratorio internazionale per la materializzazione dei sogni. Fondata a Firenze da Antonino Bove, la SOO promulga il suo atto costitutivo il 9 marzo 1973, alla presenza del suo ideatore e di altre persone, tutte impegnate nella professione di sognatore. L'articolo 2 dello Statuto della SOO, in seguito nota anche come «Società internazionale di Onirologia», afferma che essa «favorisce la promozione e la creazione dell'attività onirica, la conoscenza dell'universo dei sogni, l'esplorazione delle facoltà e dei poteri dei sognatori, lo studio e l'analisi scientifica dei materiali onirici (oniroplasmi), l'accertamento della natura ed entità delle creature oniriche materializzate. Ricerca l'incontro e la conoscenza tra singolarità oniriche corporificate nei diversi sogni e i sognatori. Elabora tesi, teorie, esperimenti scientifici sul fenomeno della materializzazione dei sogni anche in rapporto all'arte, all'antropologia, all'ambiente, alla scienza, al trascendente. Promuove il potenziamento dell'Oniroscopio Fisicizzatore del Centro per la Materializzazione dei Sogni, dell'Archivio-Memoria delle ipostatizzazioni oniriche, delle banche che custodiscono i frammenti e giacimenti di sogni materializzati, sostiene i centri di accoglienza, ospitalità, incubazione, nutrizione delle entità corporificate. Incoraggia la sperimentazione onirica anche in rapporto agli altri saperi frutto dell'immaginario e appartenenti, momentaneamente, all'Oltre e all'Impossibile».

A proposito della materializzazione dei sogni si legge in un documento della SOO:

Se il sogno è energia cerebrale e mentale e l'energia è un aspetto della materia, si deduce che il sogno è dotato di massa. L'intuizione della fisicizzazione dei sogni si spinge oltre il concetto di sogno elaborato dal surrealismo e scaturisce dal costante dialogo dell'uomo con l'universo onirico, a partire dai miti delle prime civiltà, alle cosmogonie di alcune religioni, ai riti greci di incubazione, all'orfismo, all'«Arte di sognare» sciamanica. Il sognatore, sognando fuori di sé, amplia l'infinito. L'onironauta si fa passaggio tra l'apparire e l'essere, tra l'universo dei sogni e la realtà. In vaste Camere di Incubazione, i sogni entrano nella realtà simili a nubecole luminescenti, impalpabili fluttuano, si addensano come gelatina. Nell'Area di Corporificazione dell'Oniroscopio Fisicizzatore, potenziato dai sensori in collegamento sinaptico, innestati alle tempie del sognatore e da Induttori per sognare, i sogni prendono forma. [...] Sui sogni materializzati vengono compiute misurazioni, pesature e analisi di laboratorio che portano alla scoperta di sorprendenti proprietà chimico-fisiche della materia onirica (levitazione, nuovi colori, tipi di luce, suoni...) spesso in forte contrasto con la logica della realtà fisica. Alcune entità oniriche mostrano di essere indipendenti dal loro sognatore, altre sono il suo doppio perfetto, altre escono dall'Area di Corporificazione e vanno a confondersi tra i vegli, altre ancora, sorridendo, lentamente svaniscono riconfluendo nel mondo dei sogni, dopo averci invitato a pensare con lo stesso prodigioso abbandono, versatilità e possibilismo di quando sogniamo. [...] L'oniroscopio genera due immagini: una virtuale, in cui il sogno appare sulla superficie plasmica smerigliata (onirogramma ortoscopico) e una reale (onirogramma) che emerge da essa. Il soggetto del sogno sporge, fluttua, si addensa nello spazio frontale alla superficie plasmica. La distanza dell'immagine mnestica dalla superficie dipende dalle dimensioni di questa. Con un onirogramma delle dimensioni di centimetri 240X360, la materializzazione onirica si verifica a circa 180 centimetri.

L' Oniroscopio Fisicizzatore è in grado di materializzare le componenti del sogno di tipo acustico e olfattivo. In prossimità dell'area di materializzazione sono apparecchiati degli strumenti per la registrazione di tali sensazioni. Per un'infinita gamma di processi variabili, alcuni brandelli di sogno fisicizzati vengono come risucchiati nel vuoto. Alcune volte l'intera atmosfera intorno all'area mestica del sogno assume un colore Crale non compreso nello spettro elettromagnetico costituito dai raggi di breve lunghezza d'onda (ultravioletti) e dai raggi del visibile di più grande lunghezza (infrarossi). Il Crale è un colore virescente che a seconda dell'andamento delle correnti, delle onde del sogno (onirurgos), della consistenza materica (onirofania) e della secrezione delle eufonie muta il suo cromatismo, i toni e la timbricità.

Le tipologie di sogni classificate dalla Società sono l' Urgos (sogno costituito da una galleria a labirinto di 31 sogni fatui), il Lembo di falce (sogno brevidiurno), il Furto di ricordi (sogno longidiurno che si verifica nei sognatori calati in pozzi), l' Auronirico (con reazioni tattili sorprendenti); vi sono poi i sogni a esecrazione, a flagello, ciliari, a brillanza, telebrali, acutangoli, avanti-sogno, occhìpedi, vescicole ottiche, otoliti, ignivomi, a ghirlanda ardente. Durante il tempo della fisicizzazione la luminescenza del sogno, misurata in lumen, cambia.

La SOO auspica la formazione di un «Archivio-Memoria delle ipostatizzazioni oniriche» dove custodire i frammenti e i giacimenti di sogni materializzati e di Centri di Ricerca sulla Fisica dei sogni e di documentazione storica dell'universo onirico (inventariazione e classificazione degli oniroplasmi, anagrafe delle entità oniriche corporificate e dei sognatori). Considerato che tutti gli oniroplasmi – inerti, ibridi o viventi – creati dall'organo dei sogni umani o solo captati da essi, in quanto preesistenti nell'universo onirico, dispongono di piena e totale autonomia sia nei confronti dei loro sognatori che degli umani in generale, la SOO intende operare con enti e singoli cittadini alla permuta, donazione e affidamento di materiali onirici inorganici (onirofosi, stereosogni, ipostatizzazioni oniriche).

Fonte: Società degli Onironauti, Atto costitutivo, Firenze 1973

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