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Pagina 7
[ inizio libro ]
Una faccia larga, gialla, tragica passò per prima
davanti a loro: era il generale. Il generale appariva
stanco. Trasportò in fretta davanti ai mille uomini
schierati la testa su cui spiccavano le borse bluastre sotto
i gialli occhi malarici e la bocca floscia dalle labbra
sottili, una testa da uomo scalognato. Cominciò
dall'angolo destro dei quadrato, guardando triste in volto
ciascuno, prese la curva fiaccamente, senza slancio né
marzialità, e tutti videro: sul petto aveva un sufficiente
numero di decorazioni, un rutilio d'argento e d'oro, ma il
collo, il collo era vuoto, senza decorazione. Tutti lo
sapevano che la Croce al collo di un generale non
significava gran che, ma il fatto che non avesse neanche
quella non manco di impressionarli. Quel magro, giallo
collo di generale senza decorazione faceva pensare a
battaglie perdute, a ritirate sfortunate, a cicchetti penosi
e amari, come se ne scambiavano gli alti ufficiali, a
telefonate ironiche, a capi di stato maggiore rimossi; a un
vecchio stanco, che appariva sconfortato, senza piú speranze
quando la sera si toglieva la giacca e con quelle gambe
sottili, quel corpo estenuato dalla malaria si appoggiava
alla sponda del letto, a buttar giú acquavite.
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