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| << | < | > | >> |IndiceIntroduzione di Cesare Cases VII Leggere rende ribelli 1 Un peso sull'anima 7 Ciò che è umanamente possibile 9 Prefazione per Jerzy Andrzejewski 15 Primavera di Praga - Autunno tedesco 27 Ma dove avete vissuto? 31 Un necessario mutamento di visuale 41 Il terreno non è ancora sminato 45 Un autore che viene da lontano 59 Saluto a Solzenicyn 65 "Germania" di Tacito 69 In ricordo di Bogatyrjev 75 Rifiuto di servire gli idoli 77 Il secolo dei profughi 89 I cittadini che leggono non sono i più ubbidienti 91 Radio private: una minaccia culturale 97 Non piangere davanti a loro 99 Nemmeno reazionario o conservatore 109 A chi appartiene questa terra? 121 Tristemente senza pace 129 Il dittatore che è in me 137 Tutto ma non eroi 143 Manoscritto del discorso per la dimostrazione per la pace del 10/10/1981 a Bonn 153 Andare avanti insieme contro la minaccia atomica 159 Heinrich Böll: la vita, i libri 165 |
| << | < | > | >> |Pagina 1Ancor oggi il successo di un libro o di un autore continua a essere misurato sulle tirature; di ciò che il libro o l'autore provocano nel lettore sappiamo pochissimo. Chi ne viene affascinato, trascinato - e dove? - nessuno lo sa esattamente. Forse qualcuno dovrebbe un giorno cercare di valutare con maggiore precisione l'influsso delle letture sulle persone che hanno fatto la "Storia" e poi tentare di misurarne gli effetti su coloro che questa storia l'hanno subita. Che cosa leggeva, ad esempio, Guglielmo II? Che cosa leggeva ufficialmente, che cosa leggeva in segreto? Che effetto ha avuto la lettura sulla sua politica? Che effetto la sua politica abbia avuto sui suoi sudditi, questo pressappoco lo sappiamo. Ma si può tracciare una storia degli effetti della lettura su "quelli in alto" completata da una storia degli effetti della lettura su "quelli in basso" e di quali effetti politici le letture di questi abbiano avuto su quelli in alto?
In ultima analisi per i dominatori non è mai andata a
finir bene quando hanno insegnato ai loro sudditi non solo
Mores,
ma hanno anche permesso che imparassero a leggere. I
circoli politici segreti in Renania, i club giacobini erano
legati alle "Società di lettura" e con ciò alla fondazione
delle biblioteche pubbliche.
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