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| << | < | > | >> |IndiceRicerca Research Prefazione Preface Adolfo Rossomando 6 Valorizzare la Creatività Urbana Valorizing Urban Creativity Luca Bordello 8 Creatività Urbana e Comunicazione Urban Creativity and Communication Mario Morcellini 14 Creatività Urbana e Arte Urban Creativity and Art Achille Bonito Oliva 20 Creatività Urbana e città Urban Creativity and the City Luigi Prestinenza Puglisi 28 Progetto Project Introduzione alle ACU Introduction to UCAs INWARD 36 Mappa delle ACU Map of UCAs 38 400ml 40 A3D 44 AIW / Tribù dell'Indice 48 Artefacto 52 Artefice 56 Bereshit 60 Duevventi 64 Evoluzioni 68 Forme Urbane 72 Friends 74 Graphia 76 Il Cerchio e le Gocce 80 Infart 84 ISA 88 Kaleidos 92 Macross 96 Monkeys Evolution 100 Ologram 104 Romagna in Fiore 108 Style Orange 112 Thinks 116 Tinte Forti 120 WALLS 124 Xpression 128 Sviluppo Development Creatività Urbana e Istituzioni Urban Creativity and the Institutions Giorgia Meloni 134 |
| << | < | > | >> |Pagina 6PrefazioneRappresentare attraverso un libro il Writing, fenomeno in costante mutamento, è sempre un tributo e una sfida al tempo stesso. Quando poi questo movimento ai limiti dell'illegalità riesce ad entrare nel territorio delle buone pratiche, proponendosi alle istituzioni come interlocutore per interventi di riqualificazione urbana, illustrare questo cambiamento epocale diventa anche un atto dovuto. Tassello fondamentale in questo ampio progetto di testimonianza partito negli anni '90, e al quale Stampa Alternativa ha saputo dare spazio e fiducia, è stata la ricerca di fonti dirette e di rilievo. Grazie al contributo dei pionieri newyorkesi di IGTimes, che hanno scavato fino alle radici del fenomeno e dei suoi sviluppi artistici nella New York degli anni '70, è stato possibile realizzare nel 1996 il volume Style: Writing from the Underground. Nel 2003 sono stati i writer che gravitano intorno al collettivo Why Style ad accompagnarci con Just Push The Button, Writing Metropolitano nel tessuto metropolitano della Roma degli anni '90, playground ideale per i più prolifici writer italiani e stranieri di quella stagione. Oggi invece, in uno scenario di grandi mutazioni, a guidarci attraverso una nuova inedita stagione propositiva del Writing in Italia sono i ricercatori di INWARD, osservatorio internazionale sulla creatività urbana, da anni impegnato nella valorizzazione della cultura del Writing. È grazie anche al loro impegno che la dirompente energia creativa dei writer italiani ha sposato il progetto di un network nazionale di Associazioni per la Creatività Urbana (ACU). Ed è proprio con INWARD che vede la luce questo terzo lavoro dal titolo Do The Writing!, un libro che è parte di un progetto più ampio, destinato ad accelerare le dinamiche di sviluppo all'interno della community e la spinta propositiva nei confronti dell'opinione pubblica e delle istituzioni, locali e nazionali. Le pagine di Do The Writing! affidano a Luca Borriello, direttore di INWARD, la regia di un triplice registro di lettura che gravita intorno ai concetti di Ricerca, Progetto e Sviluppo. In tale contesto, le interviste a Mario Morcellini, Achille Bonito Oliva e Luigi Prestinenza Puglisi evidenziano solo alcuni dei tanti terreni di ricerca che il Writing, a 40 anni dalla nascita e ben lontano dall'esaurire la propria spinta propulsiva, continua a vitalizzare. Sono invece le stesse ACU ad illustrare nella sezione centrale di questo lavoro nuove dimensioni progettuali, capacità organizzative ed efficienza esecutiva attraverso la rassegna di produzioni culturali di elevato valore comunicativo, artistico, sociale. Sugli sviluppi che per il Writing si prospettano da oggi anche nel progressivo dialogo con gli enti pubblici, interviene infine il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, promotrice del recente riconoscimento istituzionale e sostegno alla valorizzazione della creatività urbana e al più ampio progetto Do The Writing! Mi auguro che questo libro, condiviso e realizzato con grande impegno insieme a Luca Borriello, Salvatore Velotti e Francesco Palladino, nonché grazie all'indispensabile contributo di tutte le ACU d'Italia, stimoli un nuovo processo di crescita e affermazione per tutto il movimento, verso il quale rimango ancora e sempre più profondamente legato e riconoscente. Adolfo Rossomando Viterbo, maggio 2010 | << | < | > | >> |Pagina 8Valorizzare la Creatività Urbana
Luca Bordello
INWARD è l'osservatorio sulla creatività urbana che dirigo. Il suo nome si riferisce alla più spiccata caratteristica della cultura studiata, alla sua paradossale introversione. Nasce come piattaforma associativa e sta per International Network on Writing Art Research and Development, soggetto internazionale dedicato a ricerca e promozione di tutto quanto è arte dei graffiti, creatività urbana. Opera da sempre attraverso convention, seminari, studi e progetti, nelle università, con gli enti pubblici, per i privati ed in collaborazione con associazioni ed operatori culturali. All'insegna della sperimentazione e con il sostegno di ricerche negli ambiti della sociologia, antropologia, estetica, urbanistica, architettura, critica d'arte e comunicazione, lavora incessantemente per favorire il massimo dialogo possibile tra le forze genuine del fenomeno e, d'altro canto, gli enti locali, il sistema dei media, l'opinione pubblica. Il presente volume nasce come documento necessario di una stagione decisamente sorprendente per tutto ciò che siamo soliti chiamare writing anche in Italia. L'espressione "Do The Writing!" assonante con il titolo del film di Spike Lee ("Do the right thing") venne fuori nel 2003 ad Alfredo Forino, un socio fondatore della nostra organizzazione, durante la presenza come gruppo "Evoluzioni" presso lo stand della Provincia di Napoli a Galassia Gutenberg. Vi si accamparono diversi writer per più giorni, tra performance e informazioni al pubblico sulla cultura del writing. Lo stand di fianco era quello di Stampa Alternativa. Conoscemmo Adolfo Rossomando. Si fermò anche un ex funzionario della Circumvesuviana, Franco Cusati, gallerista, che aveva sviluppato una forte curiosità per i graffiti insieme ad Aldo Cinque, allora dipendente dell'Azienda, fotografo appassionato dei dettagli del writing. L'ultima tappa tra le sei dell'innovativo progetto Circumwriting che poi ne venne fuori vide dipingere, nel luglio del 2004, più di cento writer presso la stazione ferroviaria di Barra ed ebbe titolo "Do The Writing!", come un incitamento da cavalleria. In seguito, l'idea di farci promozione e la buona intesa con la Galleria Cusati ci fecero produrre "Quarantotto Segnalibri", un progetto di segnalibri d'artista, con quarantotto nomi della scena nazionale ed un segnalibro aggiunto con l'espressione "Do The Writing!" a fare da slogan. Nel 2007, organizzammo un talk sulla creatività urbana dal titolo "Do The Writing!", a Roma, per "Estate alla Sapienza", con partecipazioni universitarie atte a verificare la fattibilità di un Centro studi dedicato, che ha avuto poi la sua firma ufficiale nell'aprile del 2009. | << | < | |