Copertina
Autore Silvano Vinceti
Titolo Parco Nazionale dell'Asinara
EdizioneArmando, Roma, 2007, Passeggiando nel parco , pag. 126, dvd, ill., cop.fle., dim. 13,5x21,2x0,8 cm , Isbn 978-88-6081-132-5
LettoreLuca Vita, 2008
Classe natura , mare , regioni: Sardegna
PrimaPagina


al sito dell'editore


per l'acquisto su IBS.IT

per l'acquisto su BOL.IT

per l'acquisto su AMAZON.IT

 

| << |  <  |  >  | >> |

Indice


Prefazione di ALDO COSENTINO                      6

Presentazione del Parco Nazionale dell'Asinara    7

PARCO NAZIONALE DELL'ASINARA
di SILVANO VINCETI                                9

Descrizione Fisica                               13
La Flora                                         19
La Fauna                                         28
La Storia                                        37
L'Arte e l'Archeologia                           52
Tradizioni e Costumi                             71
L'Artigianato                                    79
La Cucina e le Cantine                           89

ITINERARI                                        99

Itinerario 1 L'area di Fornelli                 100
Itinerario 2 L'area di La Reale                 104
Itinerario 3 L'area di Cala d'Oliva             107

Indirizzi utili                                 124

Bibliografia                                    126


 

 

| << |  <  |  >  | >> |

Pagina 100

1 Itinerario: L'area di Fornelli


Quest'area è raggiungibile attraverso la strada cementata o via mare, approdando al molo. Partendo da quest'ultimo e superato il Centro Visita, si raggiunge l'ex carcere di massima sicurezza.

La struttura originaria del carcere, che ora si presenta come una costruzione quadrangolare, bianca e austera, risale alla fine dell'Ottocento ed è stata modificata da numerosi interventi. Tuttavia è riconoscibile l'impianto a doppia corte con le celle disposte nei lunghi corridoi, e i diversi spazi interni per l'ora d'aria, sottoposti un tempo a continua sorveglianza.

È interesse visitare i giardini che si affacciano sull'ingresso principale, realizzati tra il 1980 e il 1981 dai detenuti.

A nord del carcere sono presenti alcuni edifici minori, prevalentemente destinati ad alloggi per agenti, e una fontana con abbeveratoi laterali risalenti al 1896, caratterizzata da un piccolo manufatto centrale con volticella a botte.

Ad est del carcere, percorrendo una larga strada sterrata, si raggiunge l'insediamento di Santa Maria, una ex diramazione carceraria sorta intorno al 1950, ora a prevalente destinazione agricola.

Il complesso comprende, oltre al carcere, delle strutture destinate ad attività zootecniche e agricole, dominate da due silos in cemento e da stalle ormai in disuso.

Da Fornelli partono alcuni sentieri tematici tra cui:

Il sentiero del Granito: dà modo di osservare le caratteristiche geologiche della zona sud dell'isola.

Il sentiero del Castellaccio: porta al Castellaccio e ai punti panoramici sullo stretto passaggio marino di Fornelli.

Il sentiero dell'Acqua: relativo all'ambiente idrogeologico in tutte le sue manifestazioni, dall'acqua marina all'acqua dolce.

Il sentiero del Muflone: in prossimità di Tumbarino, dove si possono avvistare diverse specie animali.


Sentiero del Granito

Questo sentiero si percorre lungo la strada sterrata a destra (est, alle spalle del mare) rispetto al piazzale del molo di Fornelli.

Al primo stagno retrodunale, che si incontra dopo qualche centinaio di metri, si tiene la sinistra e si sale verso Santa Maria. Giunti in cima alla collina, si discende verso Punta Barbarossa (sud-est), dove è presente un sentiero marino attrezzato.

Da qui ci si immerge nei paesaggi granitici dell'Asinara, dove si incontrano ben 3 cave di granito, ancora con alcuni attrezzi di lavoro e strutture artigianali di riparo.

Nella parte finale, a sud di Cala Sant'Andrea, si costeggia lo specchio d'acqua salmastro e si ritorna sulla strada cementata fino a ritrovare il punto di partenza.


Sentiero del Castellaccio

Il Castellaccio, struttura medievale semidiroccata, domina la piana e tutto lo stretto di Fornelli. Si parte dal molo in direzione del carcere di Fornelli e, superato il dosso della strada di cemento, si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per il castello e gli indicatori di sentiero.

Dopo circa un chilometro di salita, si giunge ad uno spiazzo dove è possibile parcheggiare. Il percorso dura meno di un'ora.

Il Castellaccio si presenta come un forte a doppia tenaglia, con diverse torri angolari. La pianta è costituita da una parte meridionale quadrangolare in cui, a fianco di uno sperone, si apre la porta.

La parte nord, invece, si adatta alla conformazione rocciosa del picco, sviluppandosi in maniera poligonale.

Osservando la struttura si evince che il sistema seguito per la costruzione è molto simile a quello delle torri costiere isolane.

Le mura esterne, alte in media circa 11 metri, raggiungono in certi lati anche i 13-14 metri.

Dall'ingresso si accede a un piazzale con alcuni edifici diroccati, tra cui uno rettangolare di grandi dimensioni, che forse un tempo serviva da alloggio per i torrieri.

La costruzione del Castellaccio risale all'età medioevale per opera, forse, dei marchesi Malaspina, ma secondo alcuni si tratta piuttosto dei signori di Osilo e di Bosa mentre, secondo altri, fu fondato dai Doria di Genova.

Altri ancora ritengono che esso venne edificato dal famoso corsaro Barbarossa nel XVI secolo.

Attualmente viene utilizzato come punto di vedetta antincendio e sorveglianza del Parco. È bene essere sempre accompagnati da guide autorizzate durante la visita.


Sentiero dell'Acqua

Dal pontile d'arrivo e dal piazzale antistante il Centro Visita di Fornelli, subito sulla sinistra, seguendo l'indicazione di Punta Salippi, inizia la sterrata del Sentiero dell'Acqua.

L'acqua nelle sue varie espressioni, quella del mare, quella dolce di collina, o degli stagni salmastri costieri, i ponticelli, i pozzi, gli abbeveratoi, le sorgenti, le piccole dighe, i serbatoi e le infrastrutture tecnologiche, accompagneranno il facile percorso, accessibile a tutti, percorribile a piedi e in bicicletta senza grandi sforzi.

Quasi ad un terzo del percorso, la Postazione, vecchia struttura di guardia oggi recuperata al suo colore originale, può essere un ottimo punto per apprestarsi ad un bagno nelle fresche acque di Fornelli.

Continuando per il sentiero, dopo un ampio percorso sulle falesie del Mare di fuori (nella Tanca Cavallo), si prende la direzione sud-est per incontrare successivamente la diga, le strutture dell'acquedotto e del vecchio potabilizzatore e, oltre il supercarcere di Fornelli, un altro piccolo invaso collinare e un depuratore non più in uso.

Nella piana di Fornelli sono presenti vari ruderi storici: tra di essi anche una chiesetta costruita nei primi anni del 1900, con un piccolo campanile a vela ed un recinto quadrangolare, che individua un piccolo cimitero.


Sentiero del Muflone

Circa a metà strada tra Fornelli e La Reale, oltre i punti panoramici di Cala Sant'Andrea e Cala di Sgombro di dentro, si trova la deviazione sterrata per il piccolo insediamento di tipo rurale di Tumbarino, dove è stato ripristinato un vecchio percorso circolare che parte e arriva dal piccolo borgo, dove è allestito l'Osservatorio Faunistico.

Il complesso è caratterizzato da piccoli edifici carcerari ad un piano ed altri, più grandi, utilizzati in passato come magazzini e depositi.

Il percorso, denominato Sentiero del Muflone, è particolarmente interessante da un punto di vista naturalistico: oltre ai mufloni, è possibile vedere con facilità cinghiali, corvi, pernici e colonie di gabbiani e marangoni dal ciuffo, nidificanti presso le isolette di Cala di Sgombro di dentro.

È un luogo ideale per svolgere attività di bird-watching, soprattutto durante il periodo primaverile e autunnale, quando è possibile seguire il passaggio delle specie migratorie tra l'Europa e l'Africa.

| << |  <  |