Nell'epoca della lettura, ciò si trasformerà in una
repubblica quasi telepatica di eruditi che ha, e non è più un caso, i
propri "spiriti del tempo"; grazie alla forma scritta, gli spiriti del
periodo anteriore possono inoltre ritornare in esseri viventi attuali.
Al di là di ciò, lo scritto permette agli individui di ritirarsi dalla società
per completarsi da sé con le voci degli autori: chi può leggere
può anche essere solo. Solo l'alfabetizzazione permette l'anacoresi;
libro e deserto viaggiano di pari passo. Ma anche nella cellula più
solitaria non esistono, in ultima istanza, pensieri propri.
Peter Sloterdijk, "Sfere I", Meltemi, Roma, 2009
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