Non si legga per contraddire e confutare, né per credere ciecamente e dare
per scontato, né per trovare motivo di conversazione, ma per ponderare e
valutare. Alcuni libri debbono essere assaggiati, altri trangugiati, altri
ancora masticati e digeriti; vale a dire alcuni debbono essere letti solo in
parte, altri senza grande attenzione, altri ancora da cima a fondo, con grande
impegno. Si possono leggere libri anche per procura, grazie a compendi fatti da
altri individui, ma questo lo si dovrebbe fare solo per gli argomenti poco
rilevanti e con i libri piú futili, altrimenti gli estratti sono insipidi come
le comuni acque distillate.
La lettura rende l'uomo completo, il dialogo lo rende pronto, la scrittura preciso.
Francesco Bacone, citato in: Paolo Mauri, "L'arte di leggere", Einaudi, Torino, 2007
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