Pensavo che tutti leggessero come me; io leggo come mangio: questo non significa
solo che ne ho bisogno. Significa soprattutto che entra nelle mie componenti e
che le modifica. Non si č gli stessi che si mangi sanguinaccio o caviale; allo
stesso modo non si č gli stessi se si č appena letto Kant (Dio ne scampi) o
Queneau.
Amélie Nothomb, "Igiene dell'assassino", Voland, Roma, 1997
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