Ho l'impressione, a pensarci, che il contesto nascosto di un libro sia la
parte profonda della sua tonalitŕ: l'interpretazione si sposta dal libro a
quello che Popper chiamerebbe la cornice e altri il contesto; ma
«contesto» č una parola in parte ingannevole, troppo
illustre. Č un rapporto molto piů segreto, molto piů
straordinario, molto piů vibrante, č la sensazione diretta del vivere, lo
scorrere, il fluire delle cose che passa nella lettura, nel ritmo che diamo
al testo, nella pagina che torniamo ad aprire.
Ezio Raimondi, "Le voci dei libri", il Mulino, Bologna, 2012
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