[...] Nessuno avrebbe potuto strapparmi da quel rifugio; il mio corpo,
immobile sotto le lenzuola, non aveva bisogno di nulla. Ciň che accadeva,
accadeva nel libro; e io ero il narratore. La vita si svolgeva perché io voltavo le
pagine. Credo di non ricordare gioia piů grande, piů totale, di arrivare alle
penultime pagine e posare il libro, in modo da rimandare la fine all'indomani, e
affondare la testa nel cuscino con la sensazione di aver veramente fermato il
tempo.
Alberto Manguel, "Una storia della lettura", Feltrinelli, Milano, 2009
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