I libri sono il minerale, la roccia, entro il o la quale si trovano i diamanti,
i contenuti estraibili e profittevolmente impiegabili altrove. I libri sono i
content provider, degradati o promossi, a seconda dei punti di vista, a
fornitori di contenuti. Il punto essenziale non č un supposto degrado. Non si
attenta alla verginitą del libro trasferendone il contenuto in serie televisive
o in videogiochi. Quel che č invece essenziale č il passaggio dalla parola alla
vista, dall'attivitą faticosa della lettura alla passivitą totale della visione,
dalla lenta costruzione interiore, dal lento allenamento di una propria e solo
propria muscolatura fantastica alla pura ricezione totalmente arresa. I libri
non hanno solo fornito alimento, carburante, materiali. Hanno costruito
l'impalcatura dell'interioritą degli uomini, li hanno prima attratti e poi
costretti a una mimesi che si trasformava in autocostruzione. Se si ridurranno
completamente a content provider cambierą uno dei meccanismi essenziali
della cultura umana per come č stata sinora. Non necessariamente in peggio, ma
cambierą. Basta saperlo.
Gian Arturo Ferrari, "Libro", Bollati Boringhieri, Torino, 2014
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