La sensazione, avvertibile da tutti coloro che leggendo sono rapiti dal racconto
o dall'analisi, č che ci si trovi di fronte ad un'entitŕ - il libro - che, nella
sua evidente forma di oggetto, costantemente trascende la realtŕ dell'esser una
semplice e mera cosa. L'esistenza di qualcosa che chiamiamo libro, descrive
innumerevoli pratiche di vita e di sapere che non si lasciano catturare da un
semplice sguardo, pratiche tra loro eterogenee, transeunti ed evenemenziali,
ma che, tutte insieme, concorrono alla definizione di ciň che conosciamo come libro.
Luca Morganti, "Lo spazio del libro", AIEP, Serravalle, 2013
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