La perfezione del design del libro cartaceo è a questo punto
semplice da descrivere: consiste nel fatto che i libri
occupano in maniera gelosa il nostro tempo
ed escludono distrazioni.
Potremmo chiudere praticamente qui il discorso. Vale però
la pena di discutere di altre ragioni cognitive per cui non è
chiaro se sia un bene perdere i libri come li conosciamo oggi.
I libri occupano spazio, e lo spazio è un buon modo di gestire
la memoria. Una buona scaffalatura è come un diagramma,
permette di pensare perché rinvia visivamente, in un colpo
d'occhio, alla moltitudine di cose lette, allevia il pensiero dalla necessità di
tenere tutto a mente. È vero che non c'è più un
angolo libero in casa, ma non è neanche male avere una mente grande come un
appartamento sempre davanti agli occhi.
Roberto Casati, "Contro il colonialismo digitale", Laterza, Roma-Bari, 2013
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