"Prima Pagina" di aprile 2017

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Ogni lettore sa che l'essenza, la qualità fondamentale della lettura, adesso e sempre, è il suo tendere verso una fine che non si può prevedere, verso una non conclusione. Ogni lettura è il prolungamento di un'altra, iniziata un pomeriggio di migliaia di anni fa e della quale non sappiamo niente; ogni lettura proietta la sua ombra sulla pagina successiva, fornendole contenuto e contesto. È così che la storia cresce, strato dopo strato, come la pelle della società la cui storia è conservata dall'atto stesso di leggere. Nel dipinto di Carpaccio, Agostino siede, attento come il suo cane, la penna in pugno, il libro che splende come uno schermo, lo sguardo dritto verso la luce, in ascolto. La stanza e gli strumenti cambiano in continuazione, le copertine dei libri sulla mensola si disfano, i testi raccontano storie con voci non ancora nate.

L'attesa continua.

Alberto Manguel, "Il computer di sant'Agostino", Archinto, Milano, 1998