"Prima Pagina" di marzo 2018

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Non si tratta di vita reale. La vita reale è lasciarti fottere dagli uomini sulle loro scrivanie (divertendoti, il che forse è la cosa peggiore). La vita reale è restare regolarmente senza denaro, e poi senza niente da mangiare. La vita reale è non avere un riscaldamento decente. La vita reale è fisica. Datemi i libri, invece, datemi l'invisibilità del loro contenuto, i pensieri, le idee, le immagini. Vorrei diventare parte di un libro; darei qualunque cosa per questo. Essere maledetta da "Che fine ha fatto Mr Y." deve significare divenire parte della storia, un essere intertestuale, un cyborg letterario o, considerando che i libri non sono cibernetici, un "bibliorg". Le cose nei libri non possono sporcarsi, e la vita reale alla fine è polvere. Anche i libri diventano polvere, come i resti sbriciolati che il viaggiatore nel tempo di H.G. Wells trova nel museo. I pensieri, invece, sono puliti.

Scarlett Thomas, "Che fine ha fatto Mr Y.", Newton Compton, Roma, 2007