Una biblioteca perň č anche una gran perdita di tempo. Sublime. Bisogna
tenerla in ordine. Per abitudine e convinzione, per necessitŕ professionale,
cerco di tenere i libri dominati, anche se tentano di sfuggire al controllo,
nascondendosi e rendendosi introvabili. Dedico tempo alla suddivisione,
inventando disposizioni nuove e catalogazioni fittizie, fuori dai canonici
ranghi. Mi illudo cosě di costruire un ordine diverso dell'universo da cui libri
e carte provengono. Non credo vi sia una regola che organizzi una biblioteca,
giacché il suo ordine č determinato dal caso. Una raccolta di libri non č che
l'incidentale controtipo del caos. Il disordine del mondo.
Giuseppe Marcenaro, "Libri", Bruno Mondadori, Milano, 2010
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