"Prima Pagina" di novembre 2011

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[...] In fin dei conti, il medium č il messaggio. Su questo punto non occorre insistere perché č stato ampiamente analizzato: la pagina scritta richiede attenzione, sforzo, riflessione, invita a costruire schemi e griglie per sistemare — e sistematizzare sulla base di un principio di coerenza — quanto appreso. L'audiovisivo č molto piů volatile; consente — anche se non necessariamente impone — una ricezione piů passiva; non comporta, se non in rari casi, uno sforzo di apprendimento e meno ancora di interpretazione o di «traduzione»; permette di passare da un tema all'altro — o addirittura da un universo all'altro — con la semplice pressione di un tasto; non si deposita, o si deposita solo flebilmente, nel costrutto mentale del recipiente; soprattutto si rinnova ogni giorno, cancellando o relegando nell'oblio quello che era stato detto o comunicato solo ieri.

Guido Viale in "Calendario della fine del mondo", Intra Moenia, Napoli, 2011