Solo chi legge può vagare tra pagine e livelli; può accelerare e rallentare
i ritmi della narrazione; può smettere e riprendere la lettura a suo piacimento
perché è l'unico a condividere con l'autore il piacere assoluto del testo
trasformato in fantasia allo stato puro.
Domenico De Masi, "Tag. Le parole del tempo", Rizzoli, Milano, 2015
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