"Prima Pagina" di agosto 2018

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Il romanziere Ali Smith ha scritto che i libri sono «pezzi tangibili di tempo nelle nostre mani». Si possono tenere in mano, si puň esperirli, ma non cambiarli. Io dico invece che si possono cambiare, e lo si fa: il libro č inerte, inutile, finché qualcuno non lo legge, poi anche il lettore diventa parte della storia.

[...]

Ma sicuramente il lettore č capace, la sua memoria č sufficientemente grande e affidabile da contenere un intero libro (un libro č solo qualche megabyte, dopo tutto). Non possiamo tenerlo in mente tutto insieme, passato, presente, futuro, tutto sotto il nostro controllo? Per Vladimir Nabokov sembra questo l'ideale della lettura: possedere un intero libro, memorizzato, invece di incontrarlo in uno stato di ignoranza, o innocenza, vivendolo pagina per pagina, parola per parola. «Un buon lettore» ha scritto «un gran lettore, un lettore attivo e creativo č un rilettore».

James Gleick, "Viaggi nel tempo", Codice, Torino, 2018