"Prima Pagina" di agosto 2015

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Perché, contrariamente a ciò che molti credono, non si scrive per intrattenere, per quanto la letteratura sia tra le cose più piacevoli che ci siano, né si scrive per quella cosa chiamata "raccontare delle storie", per quanto la letteratura sia piena di racconti geniali. No. Si scrive per legare il lettore, per impadronirsi di lui, per sedurlo, per soggiogarlo, per entrare nello spirito di un'altra persona e restare lì, per commuoverlo, per conquistarlo...

Enrique Vila-Matas, "Kassel non invita alla logica", Feltrinelli, Milano, 2015