La voracitŕ che egli prova nei confronti dei libri, delle storie che
propongono, delle teorie che illustrano, delle idee che veicolano, delle
suggestioni che suscitano, delle emozioni che scatenano, delle menzogne che
architettano, non č soltanto figlia della curiositŕ intellettuale. Ha qualche
parentela con un'antica e mai placata esigenza di risarcimento. Nei recessi
delle sue addestrate meningi si annida un animale che non č mai sazio, che
pretende di tutto e di piů. Un animale che vuole apprendere, viaggiare, gustare,
godere, mangiare, ascoltare.
Patrizia Carrano, "Un ossimoro in lambretta", Italosvevo, Trieste-Roma, 2016
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