Vale in fondo anche per la lettura la definizione che Manzoni dava della
letteratura come di una «riflessione sentita», dove il sostantivo sta dalla
parte della razionalitŕ e l'aggettivo da quella delle emozioni. Una riflessione
sentita č la storia segreta del nostro rapporto personale con il libro. Quando
leggiamo, ci portiamo dietro le nostre origini: queste origini danno un valore,
una cadenza, aggiungono un significato. Č giusto che sia cosě. Un libro non č
soltanto i significati che comunica, ma i significati che vi aggiungiamo,
garantiti, se non dalla correttezza intellettuale, dall'intensitŕ del
sentimento, dell'emozione, dell'affetto.
Ezio Raimondi, "Un'etica del lettore", il Mulino, Bologna, 2007
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